sabato 29 novembre 2008

Probabili formazioni Juventus - Reggina del 29.11.08

Queste le probabili formazioni di Juventus - Reggina, in programma questa sera alle 20.30. Nonostante Del Piero e Nedved sembrano apparsi un poco appannati, sembrerebbe che Ranieri confermi la formazione tipo (ovvio, quella senza i tanti indisponibili). Da parte mia avrei inserito De Ceglie al posto di Molinaro/Nedved (tipo derby), Iaquinta/Giovinco al posto di Del Piero.

Juventus (4-4-2): 13 Manninger, 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro, 16 Camoranesi, 22 Sissoko, 19 Marchisio, 11 Nedved, 8 Amauri, 10 Del Piero.
(A disposizione: 12 Chimenti, 4 Mellberg, 29 De Ceglie, 32 Marchionni, 27 Ekdal, 20 Giovinco, 9 Iaquinta). All. Ranieri.

Reggina (4-4-1-1): 30 Campagnolo, 20 Alvarez, 33 Santos, 5 Cirillo, 3 Costa, 10 Cozza, 8 Barreto, 35 Carmona, 17 Barillà, 81 Brienza, 9 Corradi.
(A diposizione: 26 Marino, 16 Valdez, 13 Cosenza, 31 Tognozzi, 2 Hallfredsson, 88 Di Gennaro, 11 Ceravolo). All. Orlandi.
Arbitro: Damato di Barletta.

Nuovo stadio protagonista anche in Juventus-Reggina

In attesa di diventare la casa della Juventus a partire dal 2011, il nuovo stadio continua a far parlare di sé. E sabato sera sarà ancora protagonista con due iniziative rivolte ai tifosi che si recheranno all’Olimpico per l’anticipo di campionato contro la Reggina.Sui maxischermi verranno proiettate le immagini della presentazione, le stesse utilizzate nel corso dell’evento della settimana scorsa all’auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto.Inoltre i tifosi potranno ribadire tutto il loro apprezzamento – già dimostrato in questi giorni nei vari canali (televisioni, giornali, internet) – attraverso messaggi video registrati. Basterà presentarsi nel pre-partita nei due appositi “videobox” allestiti nei settori Ovest ed Est.Il videomessaggio più originale e simpatico verrà trasmesso sui maxischermi nel corso dell’intervallo del match. Il vincitore verrà premiato con una chiavetta USB personalizzata Juventus e, se in possesso della tessera Member, potrà incontrare i giocatori a fine partita.Per maggiori informazioni, andare sul sito di JuventusMember

venerdì 28 novembre 2008

Convocati, Terna e Conferenza Stampa di Ranieri in vista di Juventus - Reggina

CONVOCATI:
torna Ekdal

Per l’anticipo di domani sera contro la Reggina (ore 20.30, Stadio Olimpico di Torino), sono 20 i bianconeri convocati.Torna Ekdal (assente in Russia perché non iscritto nelle liste Uefa) e cambia la pattuglia dei Primavera: confermato il solo Castiglia, ci sarà Pinsoglio come terzo portiere.
(Abin Ekdal, foto di repertorio di Napoli-Juventus)

Di seguito, la lista completa dei convocati:
3 Chiellini4 Mellberg8 Amauri9 Iaquinta10 Del Piero11 Nedved12 Chimenti13 Manninger16 Camoranesi19 Marchisio20 Giovinco21 Grygera22 Sissoko27 Ekdal28 Molinaro29 De Ceglie32 Marchionni33 Legrottaglie36 Castiglia42 Pinsoglio

DESIGNAZIONE TERNA (E QUARTO UOMO):

Sarà Antonio Damato l’arbitro di Juventus-Reggina. Il fischietto di Barletta ritrova i bianconeri a distanza di quasi un anno dall’ultima volta. Lo scorso dicembre diresse infatti la sfida contro il Siena, terminata 2-0 per la Juventus grazie alle reti di Salihamidzic e Trezeguet. Damato ha diretto i bianconeri solo in altre due occasioni, entrambe in serie B, ed entrambe all’Olimpico di Torino: contro il Crotone, superato 5-0, e nel pareggio per 1-1 contro l’Albinoleffe.Due i precedenti con la Reggina, relativi allo scorso campionato, contro Palermo e Napoli. Entrambe le gare terminarono in parità: 0-0 nella sfida contro i siciliani e 1-1 in quella contro i partenopei. Domani sera Damato sarà coadiuvato dagli assistenti De Luca e Petrella. Il quarto uomo sarà Mazzoleni.



CONFERENZA STAMPA DI RANIERI: "L'ennesimo esame".


E’ il momento degli anticipi in casa Juventus. Anticipo contro l’Inter sabato scorso, anticipo contro la Reggina domani sera. E anche l’inverno è arrivato in anticipo su Vinovo, con una copiosa nevicata che ha coperto il centro sportivo e che promette di essere co-protagonista nella sfida dell’Olimpico.


Un aspetto, quello meteorologico che non preoccupa Ranieri e i bianconeri, reduci dal freddo ma soprattutto dalla prestazione di San Pietroburgo. «Personalmente temo solo la Reggina che sta giocando davvero bene – ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa -. Contro lo Zenit abbiamo reagito come una squadra che non ha accettato la sconfitta di Milano e che ha confermato di attraversare un buon momento. E vogliamo dimostrarlo anche domani».Ipotecata la vittoria del girone di Champions League, la Juventus si ributta in campionato. C’è da riprendere la striscia vincente interrotta nello scontro diretto con l’Inter. Di fronte una Reggina che nelle ultime settimane ha invertito la rotta. Ranieri sa le insidie che attendono i suoi: «Sarà un altro esame. Loro giocano un buon calcio, fatto di gioco rasoterra e verticalizzazioni rapide. Viene da due vittorie di fila e l’anno scorso abbiamo perso a Reggio. Sarà una gara difficile ma noi vogliamo vincere, con umiltà e determinazione, sapendo che dobbiamo sempre essere al 110% per ottenere il massimo».Non ci sono novità dal punto di vista della squadra. Ranieri avrà a disposizione la stessa squadra tornata da San Pietroburgo. Con un Camoranesi in crescita ma ancora senza Zanetti: «Per Cristiano dobbiamo vedere come evolve giorno dopo giorno, può fare tutto, ma quando allunga sente ancora fastidio, quindi non possiamo forzare. Presto riavremo Poulsen e Tiago e poi anche Buffon e Trezeguet. Non abbiamo bisogno di tornare sul mercato».

Molinaro alla Juventus fino al 2013

Questo l'annuncio emesso in data odierna dalla società bianconera (fonte Sito Ufficiale):

Tra i protagonisti del momento bianconero c’è Cristian Molinaro. Il difensore salernitano sta attraversando un grande momento di forma, con prestazioni molto positive.Ora, Molinaro ha un motivo in più per essere soddisfatto. In giornata ha infatti apposto la firma sul rinnovo del contratto, allungando fino al 2013 il suo rapporto con la Juventus. Lo ha comunicato il club bianconero con un comunicato stampa.«Sono molto contento per questo accordo – ha dichiarato -, vuol dire che mi sono guadagnato la fiducia della società. Stando alla Juventus ho potuto esaudire tanti sogni, come giocare ad alti livelli ed esordire in Champions League».Soddisfazione espressa anche da Alessio Secco in nome del club: «Abbiamo voluto valorizzare il rapporto con un giocatore importante, su cui crediamo molto. Siamo convinti che Cristian continuerà ad essere un giocatore determinante per il futuro bianconero».

giovedì 27 novembre 2008

AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO DELLE ALPI

Nuovo stadio: avanti tutta coi lavori!!!!!

Ruspe al lavoro al "vecchio Delle Alpi"
Torino, 27.11.2008
Il 2011 è ancora lontano, ma dopo la presentazione della scorsa settimana cresce la voglia di nuovo stadio da parte di tutti tifosi bianconeri.Come annunciato proprio venerdì scorso da Jean-Claude Blanc, è già iniziata la prima fase: l’abbattimento degli spalti del vecchio Delle Alpi, per lasciare spazio alla costruzione del nuovo impianto.Attualmente, dopo i primi giorni di lavoro, sono stati smontati i seggiolini ed è stato demolito parte del primo anello, precisamente nel Settore Est e nelle due curve.Stando al cronoprogramma, la prima fase dovrebbe durare fino al febbraio 2009 e prevede l’intera eliminazione dei primi due anelli, oltre agli scavi, al movimento terra e alla demolizione e parte delle colline di raccordo.Subito dopo, inizierà la seconda fase: quella di abbattimento del terzo anello e della tenso-struttura. Tali lavori, che richiedono una nuova autorizzazione, avranno una durata di 76 giorni. Pertanto, entro la fine della primavera 2009 i vecchi spalti saranno completamente demoliti e l’area sarà a disposizione per costruire il nuovo impianto.
Quello che dovrebbe essere il risultato finale:

mercoledì 26 novembre 2008

In preparazione di Juventus - Reggina di sabato 29

Vinovo, 26.11.2008
Tornati dalla trasferta in Russia con un primato praticamente acquisito (serve un punto contro il Bate Borisov nel prossimo match) la squadra si rituffa nel campionato. In previsione l'anticipo serale (ormai è diventata una consuetudine, con i relativi rischi per giocatori e tifosi) contro la Reggina. Squadra da non sottovalutare, se è riuscita a battere l'Udinese (seppur in calo) nello scorso match domenicale.
Situazione infortunati: oggi Trezeguet è tornato a correre sul campo, dopo il doppio intervento dei mesi scorsi. Tutti presenti quindi agli ordini di mister Ranieri, ad eccezione degli infortunati Buffon, Poulsen, Knezevic, Tiago e Zebina, reduce dall’intervento al tendine sinistro.
A parte, sul verde di Vinovo, oltre a Trezeguet e Salihamidzic, alle prese con un allenamento fatto di corsa leggera e stretching, sono scesi anche, Ekdal e Zanetti. Il primo ha preso parte alla seduta tecnico-tattica della Primavera, mentre il secondo, in netto recupero, ha completato un allenamento differenziato prima di prendere parte alla partitella con la Primavera sotto lo sguardo di mister Ranieri.
Situazione diffidati e squalificati: a nche per la sfida di sabato con la Reggina, Claudio Ranieri non avrà problemi dal punto di vista delle squalifiche. Non ci sono infatti nomi di giocatori bianconeri tra i fermati dal giudice sportivo per la 14ª giornata di Serie A. Dopo il match di sabato con l’Inter si è però allungato l’elenco dei diffidati. Dopo Grygera e Molinaro, si è aggiunto anche Nicola Legrottaglie. Nessun problema invece per Amauri, l’altro ammonito al Meazza: il brasiliano è solo al secondo cartellino giallo.Per l’anticipo dell’Olimpico, non ci sono squalificati neppure tra le fila dei calabresi.
Biglietti:
La Juventus ha rinnovato un’iniziativa rivolta agli Under 18 e agli studenti universitari che potranno assistere alla partita a soli €5 nei settori Parterre Est, Tribuna Est 1° livello e Tribuna Centrale Est 1° livello. Coloro che vogliono approfittare della promozione, devo acquistare il biglietto entro venerdì 28. I tagliandi a prezzo pieno, invece, si potranno acquistare presso le ricevitorie autorizzate fino all’ora di inizio della partita.

JUVE INDENNE A SAN PIETROBURGO

San Pietroburgo (Russia), 25.11.2008

Finisce in parità ed a reti inviolate la penultima partita del primo turno del girone di Champions League 2008-2009. Un risultato che, di fatto, estromette la squadra di casa dal proseguo nella regina delle manifestazioni a livello di club (molto probabile, a questo punto, il passaggio in Uefa) e regala quasi certamente il primato agli ospiti (basterà un pareggio nella gara casalinga contro il Bate Borisov).

LA PARTITA:
Era iniziata con una certa tensione a causa dell'attentato avvenuto poco prima nella città russa, termina con una buona prestazione e con importanti indicazioni.
Innanzitutto la reazione alla scialba partita di San Siro. Poi il fatto che alcuni uomini hanno bisogno di riposare, su tutti Del Piero e Nedved. Il Capitano ha perso la lucentezza di qualche settimana fa (clamorosi gli errori sotto porta della serata russa), il Ceco, seppur encomiabile, forse andrebbe centellinato per impegni più importanti (aimè non è più un ragazzino). Altre indicazioni: Camoranesi è apparso recuperato fisicamente e Iaquinta è in crescita, anche se non è Amauri (vedasi nell'ultimo passaggio “smarcante”).
La cronaca. Le assenze costringono Ranieri a schierare gran parte della solita formazione dell’ultimo periodo. Poche le novità: Mellberg al posto di Legrottaglie, Iaquinta vicino a Del Piero e Camoranesi in campo fin dall’inizio. Poco coraggio del tecnico, ancora una volta fuori Giovinco (a questo punto un trasferimento in prestito al West Ham del suo ex co-tecnico nell'under 21 Zola, nell'attesa degli ultimi sei mesi del tecnico romano sulla panchina più gloriosa, per poi tornare alla juve da protagonista, forse rivitalizzerebbero un giovane che dovrebbe giocare e non ammuffire in panchina). Al 20’ è 0-0 ma la Juventus può già rimpiangere due pali colpiti: il primo da Mellberg di testa, il secondo da Iaquinta dopo un’incursione a sinistra di Molinaro ed un bello scambio con Nedved. Lo Zenit tiene il possesso palla (impressionanti le percentuali al termine del primo tempo) ma la squadra di Ranieri punge in maniera decisamente più pericolosa. I russi si affidano molto al portoghese Danny, ma la difesa bianconera ferma ogni iniziativa, con Chiellini solito baluardo e leader difensivo (e non solo). Ogni volta che riparte la Juve sono pericoli. Come al 35, quando un tocco dentro di Nedved costringe Malafeev al corner, e un minuto dopo con un cross basso di Grygera che crea apprensioni. Così Manninger deve intervenire solo per deviare una punizione da fuori di Tymoshchuk. Il tempo si chiude sullo 0-0 e con le ammonizioni di Iaquinta e Camoranesi.
Dagli spogliatoi esce una Juventus ancora più decisa e al primo affondo ci provano Del Piero, Sissoko, Marchisio e Nedved: lo Zenit si salva grazie a Malafeev e ad un pizzico di fortuna. Dall’altra parte, pronta risposta di Manninger sul solito Danny.
Dopo un primo tempo in cui è apparso un poco opaco, è Del Piero l’uomo in più dopo l’intervallo. Il capitano ha voglia di segnare il gol 250 e impegna due volte Malafeev e, nella terza occasione, mette clamorosamente a lato contrastato da un avversario. Si invertono i ruoli rispetto alla prima frazione. Juve più incisiva e Zenit che colpisce i legni: è Pogrebnyak a colpire il montante alla destra di Manninger.
Al 33’, dopo averci provato ancora su punizione, Del Piero lascia il campo a Giovinco. Nello Zenit è sempre Danny il più temibile e solo di un soffio va fuori un esterno destro da posizione decentrata. Entra anche Marchionni per Camoranesi e, subito dopo, Amauri per Iaquinta. I russi ci provano fino alla fine, i bianconeri resistono e provano a ripartire, ma lo 0-0 non si schioda. Neppure dopo i tre minuti di recupero. La Juventus porta a casa un altro punto, chiude imbattuta la serie di trasferte nel girone eliminatorio e ipoteca il primo posto nel Gruppo H. Con il Bate, all’Olimpico, la festa finale del girone.
Tabellino:
ZENIT SAN PIETROBURGO: Malafeev; Anyukov, Lombaerts, Krizanac, Sirl; Denisovm, Tymoshcuck, Zyryanov; Danny, Pogrebnyak, Arshavin (24’ st Fayzulin).
A disposizione: Contofalsky, Dong Jin, Dominguez, Tekke, Hubocan, Shirakov. All. Advocaat.
JUVENTUS: Manninger; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (38’ st Marchionni), Sissoko, Marchisio, Nedved; Del Piero (33’ st Giovinco), Iaquinta (42’ st Amauri).
A disposizione: Chimenti, Legrottaglie, De Ceglie, Rossi. All. Ranieri.
ARBITRO: Bo Larsen (Danimarca).
AMMONIZIONI: 10’ pt Lombaerts, 43’ pt Iaquinta, 45’ pt Camoranesi, 32’ st Tymoshcuck, 48’ st Sissoko.


LE PAGELLE:

MANNINGER,6,5
forse la migliore prestazione stagionale. Anche se non travolto dagli avversari, non si lascia imbambolare, non sbagliando praticamente nulla. Sembrerebbe una battuta per una serata in Russia ma.. FREDDO

GRYGERA,
6,5 sulla destra ormai una realtà. Non perfetto ma forse il migliore in rosa in quella zona. AFFIDABILE

MELLBERG,
6,5 affianca il muroGiorgio al centro, sostituendo Legrottaglie. Buona partita, anche in avanti (vds il palo). SICURO.
CHIELLINI
, senza di lui la squadra perderebbe uno dei suoi fulcri, quello difensivo. Altra ottima serata, anche quando sbaglia (vedasi passaggio per Sissoko nella prima frazione che avrebbe potuto comportare gravi pericoli per la difesa) recupera immediatamente. Ormai dal centro non va più spostato. Merito dell'intuizione geniale e obbligata di Deschamps. MURO, 7

MOLINARO, 6,5. In crescita l'esterno sinistro. Stavolta non sbaglia praticamente nulla, assist compresi. Speriamo trovi continuità. PRECISO.

CAMORANESI, 5,5. Probabilmente ha bisogno di più partite nelle gambe ma la convinzione è che stasera gli sia mancata la voglia. Diciamo: giornata storta. Senza dubbio in crescita dal punto di vista fisico. SVOGLIATO.
(dal 39' s.t. MARCHIONNI, s.v.)

SISSOKO, 6 Partita al minimo, si cerca furbamente il giallo per accedere lindo alla seconda fase. IN FOLLE.

MARCHISIO, 7--. Il migliore dei due centrali, salva praticamente un gol con un entrata su Danny. PROVVIDENZIALE.

NEDVED, 5,5. Forse il Pavel di Bologna rimarrà un episodio. La sensazione è che non correrà più sulla fascia per un'altra stagione. La serata è sulla falsariga di Milano, con un paio di cross in più. Volentoroso ma troppo poco. SCARICO.

IAQUINTA, 6,5. Stasera il migliore tra gli avanti. Meriterebbe miglior fortuna (vedasi il palo).INSTANCABILE.
(dal 42' s.t. AMAURI, s.v.)

DEL PIERO, 6-. Sempre utile per il gioco della squadra. Sbaglia un po troppo, forse avrebbe bisogno di ricaricare. IN RISERVA.
(dal 33'.s.t. GIOVINCO, s.v.)

RANIERI. Preannuncia Giovinco e, a maggior ragione in una partita dove avrebbe potuto concedergli spazio, lo lascia in panchina per 80'. A parte la prestazione della squadra, buona, per questo merita un voto minimo. 6-. SCONSOLABILE

martedì 25 novembre 2008

CHANCE PER GIOVINCO NEL GELO DI SAN PIETROBURGO

Orario pomeridiano, data la latitudine con le relative temperature, per il match di questa giornata di Champions. Fermo restando che la Juventus dovrebbe sempre vincere, ricordiamo che se dovesse perdere oggi contro lo Zenit, eliminando poi il Real Madrid, non sarebbe un dramma :-) (la prossima partita infatti prevede lo scontro diretto tra le due pretendenti residue al passaggio del turno).
Partita importante per i giocatori visti meno in campo, uno su tutti Sebastian Giovinco, specie alla luce delle ultime voci di mercato che prevedrebbero per lui un prestito all'estero per i prossimi sei mesi (a partire dalla finestra di gennaio). Ranieri e società forse sarebbe il caso di puntare su di lui, specie quando i senatori/"big" (vedi contro l'inter) non girano (Del Piero, Nedved ed anche Amauri).

ELENCO CONVOCATI JUVENTUS:
Manninger, Chiellini, Mellberg, Amauri, Iaquinta, Del Piero, Nedved, Chimenti, Camoranesi, Marchisio, Giovinco, Grygera, Sissoko, Molinaro, Marchionni, Legrottaglie, Rossi, De Ceglie, Nocchi, Castiglia

Ecco le probabili formazioni, di Zenit - Juventus, gara prevista per oggi alle 18:30 (ora italiana), per la quinta giornata del gruppo H di Champions League:

JUVENTUS (4-4-2): 13 Manninger; 21 Grygera, 4 Mellberg, 3 Chiellini, 29 De Ceglie; 16 Camoranesi, 22 Sissoko, 19 Marchisio, 20 Giovinco; 10 Del Piero, 9 Iaquinta. In panchina: 12 Chimenti, 33 Legrottaglie, 28 Molinaro, 32 Marchionni, 11 Nedved, 40 F. Rossi, 8 Amauri.
All. Ranieri
ZENIT SAN PIETROBURGO (4-3-3): 16 Malafeev; 22 Anyukov, 6 Lombaerts, 4 Krizanac, 5 Dong Jin; 27 Denisov, 44 Tymoschuk, 18 Zyryanov; 19 Danny, 8 Pogrebnyak, 10 Arshavin. In panchina: 1 Contofalsky, 2 Radimov, 7 Dominguez, 11 Sirl, 20 Fayzulin, 9 Tekke, 31 Galysh.
All. Advocaat
Arbitro: Bo Larsen (Danimarca)

lunedì 24 novembre 2008

PRIMAVERA SETTE BELLEZZE

22 novembre 2008
Primavera sette bellezze, ok anche a Modena
Sette giorni dopo, la Primavera si ripete. Dopo il 2-1 al Genoa, la squadra di Maddaloni vince anche a Modena, con lo stesso punteggio e gli stessi marcatori: Esposito nel primo tempo e Immobile nella ripresa. Un successo, il 7° su sette gare in campionto e il 9° da inizio stagione, ottenuto nonostante l'inferiorità numerica con cui i bianconeri hanno giocato per tutta la ripresa. A fine primo tempo, sull'1-0, espulsione del portiere Pinsoglio e rigore per gli emiliani per il provvisorio 1-1.Con questi tre punti, la Primavera resta saldamente in testa al girone a quota 21. In attesa del prossimo impegno. Domenica prossima, 30 novembre, posticipo televisivo. Al Chisola arriva l'Empoli.


I ragazzi di Maddaloni ancora a punteggio pieno: piegando in trasferta il Modena (2 a 1) inanellano la settima vittoria consecutiva
PIETRO IVALDI - LA STAMPA

Modena.
Se la Juventus di Ranieri si ferma contro l’Inter dopo sette vittorie consecutive, continua invece a stupire la Primavera di Massimiliano Maddaloni che a Modena ha colto il nono successo di fila (2-1), il settimo su sette partite di campionato. Il record stabilito da Chiarenza la scorsa stagione è eguagliato. Tre punti ottenuti con il carattere più che con il gioco, anche perchè i bianconeri erano in dieci dal 42’ del primo tempo per il contestato rosso al portiere Pinsoglio, espulso per fallo da ultimo uomo in occasione del rigore dell’1-1. «In realtà fino a quel momento eravamo stati lenti e imprecisi – commenta Maddaloni -; siamo stati bravi a reagire al torto arbitrale e a ritrovare la consueta grinta. Il fallo non c’era: l’attaccante Reggiani aveva già calciato fuori quando si è scontrato con Pinsoglio». Il tecnico ha allora tolto Toukam (schierato al posto dell’infortunato Marrone) per fare entrare il secondo portiere Piccolo. I marcatori della Juve sono stati Esposito e Immobile, gli stessi che una settimana prima avevano regalato ai bianconeri la vittoria contro il Genoa. Esposito ha sbloccato la gara al 26’ concludendo in rete dopo una sgroppata di 40 metri; Immobile ha vestito ancora una volta i panni del match-winner al 75’, quando ha deviato alle spalle del portiere Silvestri un perfetto cross del terzino D’Elia lanciato sulla sinistra da Fausto Rossi. In mezzo un po’ di Modena: dopo il discusso pari su rigore di Reggiani, i canarini hanno sfiorato il sorpasso al 55’ quando Guilouzi dal limite ha colpito la traversa. La Juve però ha saputo rimanere unita anche nei momenti più difficili, dimostrando così grande tenuta psicologica oltre che atletica. I bianconeri consolidano così il primo posto a quota 21 punti, 6 in più della Sampdoria seconda e 7 in più dell’Empoli, terzo, che domenica mattina sarà ospite di Castiglia & co. a Vinovo per il posticipo dell’8a giornata (ore 11,30, diretta su Sky Sport 1). «Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci – dice il tecnico -, anche se tutti smaniano dalla voglia di batterci: per noi ogni domenica sarà un esame».

Inter - Juventus 1-0

22.11.2008, Milano
Finisce 1-0 per un'ottima Internazionale il primo match vero stagionale (dopo gli ormai soliti tornei estivi) tra i nerazzurri e i bianconeri.

Tabellino:
INTER: J. Cesar; Maicon, Samue, Materazzi, Maxwell; J. Zanetti, Stankovic (40' st Burdisso), Cambiasso, Muntari, (45' st Vieira); Ibrahimovic, Adriano (38' st Cruz).
A disp. Toldo, Quaresma, Crespo, Figo.
All. Mourinho
JUVENTUS: Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (25' st Camoranesi), Sissoko, Tiago (4' pt Marchisio), Nedved; Del Piero; Amauri (32' st Iaquinta ).
A disp. Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Giovinco.
All. Ranieri

Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatori: 27' st Muntari
Ammoniti: Amauri, Legrottaglie, Materazzi, Samuel, Julio Cesar.

LA PARTITA:
L'Inter ha battuto la Juventus con un gol di Muntari nel secondo tempo. Partita aperta, dove entrambe hanno avuto opportunità di andare in vantaggio, ma l'Inter è andato più vicino alla segnatura, con due gol incredibili mancati da Ibrahimovic. Bene Stankovic, Del Piero un po' sottotono (salvo una mega parata di Julio Cesar su un suo colpo di testa, è apparso pressochè assente).
LE PAGELLE:
Manninger 6,5
Abuso di pugni nelle uscite sui palloni volanti, comunque la spedisce sempre lontano, senza combinare errori. Buon riflesso sulla sventola di Muntari, nel recupero del primo tempo.OCCUPATO.
Grygera 6
Dalle sue parti s'aggira spesso Ibra, ricercato numero uno, ma il ceco mica si limita a pattugliare la zona, perché ogni volta che può si lancia davanti. E un paio di incursioni pericolose le indovina, violando l'area nemica, poi, però, sui cross, il piedone è quello che è. Forse s'addormenta sul fuorigioco decisivo, ma fin lì aveva costruito molto. PROPOSITIVO.
Legrottaglie 5,5
Lassù, qualcuno gli dà una mano: liscia lo stop, con il pallone che gli passa sotto la suola, spalancando la prateria a Ibrahimovic che però spara a lato il rabbioso diagonale. Fin lì aveva funzionato, sullo svedese e su chi attraversava l'area: bella stoppata su tiro ravvicinato di Stankovic. Non prontissimo, sul gol beccato.GRAZIATO.
Chiellini 6,5
Pedinare sua maestà Zlatan è il primo ordine di servizio della serata, e lui lo adempie benone. Poi però non si dimentica gli altri assaltatori, placcandoli ovunque: provvidenziale su Stankovic, lanciato verso Manninger, intercettato da dietro, rischiando rovinoso capitombolo. INDAFFARATO.
Molinaro 6
Qualche buona combinazione l'indovina, pure contro Maicon, uno che, secondo l'almanacco Panini avrebbe dovuto piallarlo. Ma pure antichi vizi, come ad esempio andarsene dal posto di guardia, lasciando aperta la porta. ESTEMPORANEO.
Marchionni 6
Rompe le scatole a Maxwell e si sbatte per imbastire azioni sulla fascia destra, scambiando con Grygera. Assalta pure da solo: una volta Muntari, con una spintarella lo sbilancia (e la palla era lontanina...), l'altra invece lo tradiscono i tacchetti APPLICATO. (dal 25' st Camoranesi 6).
Sissoko 7
Se si giocasse solo a scippare il dirimpettaio, sarebbe tra i migliori sul pianeta, invece tocca pure far buon uso della palla, e qui l'operato un po' scricchiola. Però, sui recuperi, è inumano, raggiungendo gente che scappa con chilometri di vantaggio. Beh, lui la raggiunge: mostruosa la chiusura su Stankovic, per esempio, che stava spianando la corsia di destra (34' pt), e replay poco più tardi, in mezzo, sempre sul serbo. Due zampe che paiono rostri, e ieri sera prendevano solo il pallone. BIFRONTE.

Tiago sv
Si fa male al ginocchio sinistro, accartocciando la caviglia su Stankovic dopo un minuto e venti secondi di partita. SFORTUNATO. (dal 4' pt Marchisio 6,5: furbo tiro da fuori verso l'intervallo e tanto lavoraccio per tutta la partita. BENTORNATO).
Nedved 5
Per rintracciarlo ci sarebbe voluta una squadra Ghostbusters. Nel primo tempo, non più di un tiro sbilenco. SBIADITO.
Del Piero 5,5
Partita a lungo sotto il livello del nemico, ma riesce a emergere con un paio di idee d'autore, sprecate dai colleghi: sublime finta che lancia Amauri, e tocco delizioso per Marchionni, a un tiro dalla porta. Prodigioso nel colpo di testa che poteva dare il pari. RAREFATTO.
Amauri 5
Le scarpe da Pantera rosa che la Nike gli piazza ai piedi non gli donano movenze feline: e in mezzo a Materazzi e Samuel, è durissima. IMPACCIATO. (dal 32' st Iaquinta sv).

Ranieri 6
Si gioca la solita Juve, senza fuochi d'artificio davanti, ma comunque solida. Non azzarda Camoranesi dall'inizio, e forse sbaglia, ma non per questo perde la partita. Anzi, esce da San Siro con la convizione che il gap non è insormontabile. Dopo tutto è il primo match clou (Milan, Inter, Roma) che perde al timone della squadra torinese. Una domanda.. sarò ripetitivo ma è giusta porla? GIOVINCO???????????? ORDINATO.

venerdì 21 novembre 2008

NUOVA CASA DAL 2011

Nasce il nuovo stadio della Juventus
Giovedì 20 novembre 2008 è un'altra data pronta ad entrare di diritto nella storia della Juventus. Con una presentazione tenutasi all'auditorium Gianni Agnelli del Lingotto, il club ha mostrato al mondo il progetto del nuovo stadio che sorgerà nell'area del Delle Alpi e che, a partire dalla stagione 2011/2012, sarà la nuova casa bianconera.
Uno stadio interamente dedicato al calcio, per permettere la miglior fruizione possibile delle partite. Dal punto di vista dello spettacolo, considerata l'ottima visibilità da ognuno dei 40.200 posti, e della sicurezza. Un impianto fruibile sette giorni su sette grazie all'area commerciale.
Il nuovo stadio della Juventus nasce da un grande lavoro di squadra. Gli architetti Hernando Suarez (Studio Shesa) e Gino Zavanella (Studio Gau) sono i progettisti dell’impianto; gli ingegneri Francesco Ossola e Massimo Majowiecki, sono i responsabile della progettazione strutturale, della pianificazione operativa e della direzione lavori della parte strutturale. Il team è composto anche dall’architetto Antonio De la Pierre (coordinamento della progettazione), dall’ingegnere Marco Lazzerini (impianti meccanici), dall’ingegner Renzo Zorzi (impianti elettrici), dagli architetti Eloy e Stefano Suarez (progettazione architettonica). Il project management è seguito da AI Group di Torino, il cui responsabile è il presidente, l’ingegnere Paolo Erbetta. Un fondamentale contributo è stato messo a disposizione da due grandi firme dello stile italiano: Giugiaro Design e da Pininfarina Extra. La Juventus si è rivolta a Fabrizio Giugiaro e a Paolo Pininfarina per aggiungere al progetto un contenuto rilevante di design, a testimonianza di un’eccellenza torinese nel settore. L’architetto Alberto Rolla (Studio Rolla) si è occupato dell’area commerciale e dell’inserimento urbanistico.
Il Progetto Stadio era stato approvato in via definitiva dal Consiglio d'Amministrazione della Juventus lo scorso 18 marzo, per un investimento complessivo stimato in 105 milioni di euro. Tali costi, come dichiarato dall'amministratore delegato Jean-Claude Blanc nel corso dell'ultima Assemblea degli azionisti, poggerano su tre pilastri: l'accordo con Sportfive, la parte commeciale e l'indebitamento, per cui è già stato aperto un discorso con il credito sportivo.
TORINO.
Cinque anni dopo lo scandalo Calciopoli la Juventus diventerà il primo club italiano d’elite a giocare nel proprio stadio, un impianto moderno che sorgerà nel 2011 con un’ispirazione "inglese", uno stile made in Italy ed un esborso di 100 milioni di euro da parte del club di Corso Ferraris. L’impianto, che al momento non ha un nome né un’indicazione circa un possibile bando per i naming rights, è stato presentato presso l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto di Torino. Il nuovo stadio della Juventus sorgerà nel quartiere Vallette ed a partire dalla stagione 2011-2012 sarà la casa dei bianconeri sostituendo lo stadio Olimpico. «Questa è una serata in cui proviamo orgoglio e emozione - ha detto Giovanni Cobolli Gigli, presidente dei bianconeri -. Orgoglio perchè si propone qualcosa di nuovo e importante per squadra, tifosi e società. Emozione perché sono entrato nel 2006 nel CdA della Juve, in un momento di grandi turbolenze con la squadra in Serie B, periodo da qui siamo usciti con grande dignità, senza mai perdere di vista che la squadra dovesse sfruttare l’opportunità di avere un nuovo stadio».Sulla stessa linea d’onda anche l’amministratore delegato Jean Claude Blanc, che riferendosi alla sua esperienza ai vertici del club più titolato d’Italia ha parlato di «due anni importanti, ma difficili»: «Se ci troviamo a presentare il nuovo progetto con la squadra in Champions, vuol dire che abbiamo fatto un lavoro di squadra ed abbiamo creduto nella Juventus, nella sua forza e nella sua storia». Ricordando tutte le persone che hanno permesso alla Juve di risorgere - tra cui i 14 milioni di tifosi in tutta Italia, gli azionisti di maggioranza, in particolare John Elkann, ma anche i giocatori - Blanc ha sottolineato la fondamentale partnership con il comune di Torino per questo progetto. «Abbiamo cercato di lavorare in grande sintonia con la città. Lo stadio rappresenta anche una riqualificazione di una parte di essa. Abbiamo cercato di portare avanti un’idea vincente sia per la città che la Juventus». Nè Blanc né il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, presente al Lingotto, hanno fornito dettagli sulla partnership tra la Juventus e le autorità municipali.Nella stagione 2011-2012, a soli cinque anni dal ritorno dalla Serie B e dal periodo più buio della sua storia, dovuto allo scandalo Calciopoli, la Juventus potrà quindi disputare le proprie partite interne in uno stadio futuristico nel design e nei servizi, uno stadio che, come ha detto Antonio Matarrese, presidente della Lega Calcio, «permette alla Juventus di vincere lo scudetto» degli impianti sportivi. Uno stadio da 42mila 200 posti a sedere, senza barriere, pensato per le famiglie, da vivere sette giorni su sette, con accessi semplici, senza scale e senza barriere. La presentazione del nuovo stadio bianconero è stata l’occasione anche per ricordare l’importanza di nuove strutture per il calcio italiano. Il sindaco Chiamparino ha sottolineato l’importanza del «riportare il calcio ad una dimensione familiare, integrando lo stadio con altre strutture di socializzazione»: «Questo - ha aggiunto il primo cittadino - servirebbe più delle forze dell’ordine a eliminare la violenza dagli stadi». Anche Giancarlo Abete, presidente della Figc, pone la luce sulla situazione stadi in Italia. «L’assegnazione dell’Europeo 2012 poteva essere un volano positivo per un problema reale, quello delle strutture sportive. Tutti all’estero, non solo l’Inghilterra, hanno fatto qualcosa sul versante delle infrastrutture e noi siamo indietro. Speriamo che la Juventus sia un’apripista in questo senso. Oggi siamo in mezzo al guado sul piano degli impianti sportivi - ha continuato Abete -, ma è importante che si riparta. Anche il nuovo Governo, lo ha ricordato Maroni pochi giorni fa, ha come priorità la questione degli stadi italiani». Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino non nasconde la sua soddisfazione: «In un momento in cui la situazione generale è quella che è, questa iniziativa è un’operazione di fiducia ed è bello sapere che ci sono imprenditori sportivi che credono nella Città e che investono risorse».

venerdì 14 novembre 2008

Juventus - Genoa del 14.11.2008 h. 20.30

JUVENTUS 4

GENOA 1

JUVENTUS: 13 Manninger, 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro, 32 Marchionni (25' s.t. Camoranesi 16), 22 Sissoko, 30 Tiago, 11 Nedved, 10 Del Piero (44' s.t. Giovinco 20), 8 Amauri (dal 39' s.t. Iaquinta 9)
Non entrati: 12 Chimenti, 29 De Ceglie, 4 Mellberg, 19 Marchisio.
All.: Ranieri

GENOA: 83 Rubinho, 25 Biava (dal 36' s.t. Papastathopoulos 15), 13 Ferrari, 4 Criscito, 3 Potenza (dal 17' s.t. Bocchetti), 88 Motta, 28 Juric, 7 Rossi, 18 Gasbarroni (dal 1' s.t. Sculli 14), 22 Milito, 10 Palladino
Non entrati: 73 Scarpi, 11 Olivera, 17 Jankovic, 68 Vanden Borre.
All.: Gasperini

Arbitro: Rocchi

RETI: Grygera (J) 6' p.t.; Amauri (J) 26' p.t.; Iaquinta (J) 40' s.t.; Milito (Rig.) 45' s.t. (G), Aut. Papastathopoulos 48' s.t. (J).
AMMONITI: T. Motta (G) al 14' s.t.; M. Rossi (G) al 40' s.t.

LA PARTITA:

Match tutto sommato equilibrato, quello visto in scena all'Olimpico di Torino. Bella Juve, bel Genoa, punito oltre misura, forse colpevole di aver voluto giocare troppo a viso aperto contro un avversario che attualmente sta proprio volando.
Ranieri schiera la stessa squadra dell’ultima gara casalinga contro la Roma. Conferme per Tiago e Marchionni, Amauri e Del Piero di punta. Rispetto alla vittoria di Verona, tornano dal primo minuti anche i due cechi: Nedved e Grygera.
La partita inizia con una Juve subito in attacco, e con un Genoa inizialmente sulla difensiva. Il primo episodio degno di nota è del 5', con un'entrata pallone-gamba su Del Piero, steso malamente da Ferrari, episodio di cui Rocchi non si avvede, concedendo il semplice fallo laterale.
Un minuto dopo è già gol-Juve, ed è ancora Grygera che, memore delle prodezze dell’ultima sfida al Ferraris (gol e assist per Trezeguet), si conferma una vera bestia nera per il Genoa. Entra alla grande da destra e fa secco Rubinho con un tocco sul secondo palo: bianconeri avanti al primo affondo.Il Genoa è costretto a cambiare il copione studiato. Invece di una gara difensiva, la squadra di Gasperini deve pensare al pareggio, sbilanciandosi. Al 12' è Ferrari a sbagliare, con un tiro alto sopra la traversa, grande pericolo per Manninger e compagni. Il pericolo numero uno rossoblù si conferma essere Milito ed "el principe" si conferma anche sul campo, sfiorando il pari su azione personale poco prima del 20’ (di poco a lato, sulla rete esterna). Ma al 26’ la Juventus lascia ancora il segno. Grygera completa l’opera servendo un assist d’oro per la testa di Amauri che insacca il raddoppio con un tiro potente e angolatissimo. Pochi minuti dopo è il Genoa a sfiorare il gol dell'1-2: azione sulla sinistra e deviazione sul palo esterno da parte di Legrottaglie. Qualche minuto dopo, per poco non arriva il tris juventino. Molinaro potrebbe trovare il primo gol in campionato: supera anche Rubinho ma Criscito salva sulla linea. Al riposo si va comunque con il doppio vantaggio. Ad inizio ripresa, Sculli rileva Gasbarroni e il Genoa parte a mille per riaprire la gara. Ma i pericoli sono ancora dei bianconeri con Del Piero che non arriva per poco su un assist di Amauri. Il brasiliano ci prova anche di testa: parato. Gasperini cambia anche Potenza con Bocchetti. Ranieri risponde mandando in campo Camoranesi per Marchionni. Il Genoa fatica a trovare varchi per arrivare dalle parti di Manninger. Il portiere austriaco, ben protetto da Chiellini e Legrottaglie, deve intervenire solo in un’uscita bassa su Milito. Così è ancora una volta Rubinho a compiere la parata più difficile, su tocco di Del Piero dopo un recupero di Amauri. Ma il tris è appena rinviato. Iaquinta, in campo da un minuto per Amauri, parte da solo in contropiede e insacca su splendido assist di Del Piero. Per Iaquinta un importante ritorno al gol su azione dopo un periodo di appannamento e il secondo gol consecutivo dopo il rigore di domenica scorsa. C’è ancora il tempo per vedere l’ingresso di Giovinco per Del Piero e un rigore per il Genoa fischiato per fallo di mano di Legrottaglie: Milito trasforma. Ma il punteggio si chiude sul 4-1 dopo la sfortunata autorete di Papastathopoulos su tocco di Camoranesi. La Juventus allunga a sette la striscia vincente (comprensiva di campionato e le due con il Real Madrid) e, dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League, si prende provvisoriamente anche la testa del campionato.


LE PAGELLE :

MANNINGER 6: ultimamente il portiere austriaco latita alquanto. Grazie alle prove della squadra. Non può nulla sul rigore ma si lascia fregare da Milito al 22' p.t. N.P.

GRYGERA 7: non fosse per alcuni errori in chiusura su Milito avrebbe meritato l'8. BLUCERCHIATO?

LEGROTTAGLIE 6: stavolta non merita un voto maggiore. Propizia il dubbio rigore e perde Milito in un paio di occasioni. Comunque un punto fermo di questa Juve. COMBATTENTE.

CHIELLINI 7: questa volta tocca a lui essere il migliore del muro difensivo. Ottimo anche in propensione offensiva. STRARIPANTE.

MOLINARO 6: sbaglia un gol (divora) ma sbaglia anche in un paio di chiusure. Di buono c'è che migliora nei cross. ALTERNO.

MARCHIONNI 6,5: prova più di carattere e grinta prima che di tecnica. RITROVATO

(CAMORANESI, 6,5 dal 24' s.t.: ottimo rientro, a partita chiusa propizia l'autogol del Genoa e mostra lampi di classe cristallina. DIAMANTE).

SISSOKO 7-: trovasse continuità nei 90' diventerebbe il migliore al mondo. THE WALL

TIAGO 6+: prestazione senza infamia ne lode che evidenzia comunque che non è più il giocatore svogliato di poche settimane fa. Per completare la sua rinascita servirebbe un gol all'Inter sabato prossimo. VOLENTEROSO.

NEDVED 6+: quasi come Tiago per la prestazione ma con ancora maggior grinta. PRESSANTE

AMAURI 7+: stavolta è lui l'uomo decisivo, con notevole gioco per la squadra e gol esaltanti. Si sta dimostrando quello che mancava la stagione scorsa, facendo reparto da solo, come pochi. Tecnicamente "brasileiro", altruista quando serve ed opportunista. Sembrava quasi stanco domenica, col Genoa un altro giocatore. CAMPIONE


(IAQUINTA, 6,5 dal 40' s.t.: pochi minuti e un gol, stavolta su azione. CRESCENTE).

DEL PIERO 7: Intuita l'aria, si leva lo smoking per infilarsi la tuta da lavoro, anche se i piedi restano da serata di gala: furba deviazione per il gol di Grygera, palla splendida che spalanca l'area a Molinaro (sprecata) e assist magico per il gol di Iaquinta.

(GIOVINCO n.g. dal 43' s.t.: sempre troppo poco spazio per il piccolo genio. Tocca tre palloni e non ne sbaglia uno, mettendo in mostra le qualite note a tutti. ).

RANIERI 7--: sembra che il periodo di appannamento mentale gli sia passato. Un solo neo: Giovinco non può diventare dal salvatore che ti fa cambiare modulo al giocatore da 5 minuti scarsi ogni 3 partite. EQUILIBRISTA

mercoledì 12 novembre 2008






La sfida di un insolito giovedì di novembre prevede un incontro di vertice tra due stelle di prima grandezza. Il Capitano, Alessandro Del Piero, 34 anni e 250 (o 249) gol con la maglia juventina, capocannoniere degli ultimi due tornei in Italia (serie B e serie A) contro Diego Milito, semplicemente "Il Principe" di Genova ed in particolare del Genoa, cannoniere prolifico per due stagioni consecutive in Spagna al Real Saragozza (non Real Madrid ne Barcellona) ed attuale capocannoniere in serie A.
Quindi sfida nella sfida. Chi vincerà? Ovviamente, in questo blog, non si può che tifare in una vittoria juventina, lasciando, se proprio si deve, una vittoria personale del Principe rispetto al Capitano.
Ecco una breve biografia dell'avversario (del Capitano non basterebbero 1000000 di pagine):



L'avversario:

Diego Alberto Milito (Bernal, 12 giugno 1979) è un calciatore argentino che ricopre il ruolo di attaccante nel Genoa.
È conosciuto come el Principe, è fratello del difensore del Barcellona Gabriel Milito, è stato spesso accostato (come il fratello, anche se in misura inferiore) alla squadra juventina.
Attaccante di movimento, è dotato di un' ottima tecnica individuale e di un ottimo fiuto del gol, caratteristica che gli permette all'occorrenza di sostenere da solo il peso dell'attacco
Gli inizi al Racing Avellaneda e l'approdo al Genoa:
Esordisce ventenne in Argentina con il Racing Avellaneda e lì totalizza 137 presenze e 34 gol. Passa al Genoa, in Italia, nel gennaio 2004, con cui disputa due campionati di Serie B: nel 2003/2004 con 12 gol in 20 partite, e nel 2004/2005, 21 le reti in 39 presenze. Grazie alle sue 45 reti in 73 partite (comprese 4 presenze e 3 reti in Coppa Italia) giocate in rossoblù, Milito è uno dei bomber del Genoa più prolifici di tutti i tempi (media 0.62 gol/partita), insieme a Carlos Aguilera (media 0.34 g/p), Tomáš Skuhravý (media 0.36 g/p) e Roberto Pruzzo (media 0.40 g/p).

I 3 anni al Saragozza:
All'inizio della stagione successiva a seguito della retrocessione del Genoa in Serie C-1 inflitta dalla giustizia sportiva, è stato ceduto in prestito biennale al Real Saragozza (club della Liga spagnola), con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro. Col Saragozza, che nel 2007 ne acquisisce poi l'intero cartellino, nel campionato 2005/2006 Milito segna 15 reti. In febbraio, dopo aver superato nella semifinale di Coppa del Re il Barcellona per 4-2 con doppietta di Milito, il Saragozza batte per 6-1 anche il Real Madrid con una quaterna del Principe. Nella stagione 2006-2007 Milito segna 23 reti, classificandosi al secondo posto tra i cannonieri del campionato dietro al solo Ruud van Nistelrooy del Real Madrid con 25. L'anno seguente il centravanti argentino mette a segno altre 15 marcature, che però non bastano alla squadra spagnola per salvarsi dalla retrocessione.

Il ritorno al Genoa:
Il 1° settembre 2008 Milito torna a vestire la maglia del Genoa. Il giorno successivo, poco dopo le 23, arriva in città accolto da migliaia di tifosi.
Inizia ottimamente la stagione: segna all'esordio in Serie A a Genova contro il Milan (2-0), a 1191 giorni dalla sua ultima gara col Genoa, Genoa-Venezia (doppietta per lui), e poi fa altri 3 gol nelle 3 giornate successive di campionato. Il 2 ottobre segna anche 2 reti, in poco più di mezz'ora di gioco, nei sedicesimi di Coppa Italia contro il Ravenna, permettendo al Genoa di vincere 2-1 e di approdare agli ottavi di finale; 3 giorni dopo si ripete, segnando in Campionato la rete del 3-1 al Napoli nella 6° giornata, dopo aver fornito un assist al compagno di reparto Raffaele Palladino.
Ad Udine il 2 novembre 2008 torna al gol su rigore e all'assist per il suo compagno di squadra Sculli, a sancirne un'ottima prestazione. La domenica successiva, il 9 novembre, consegna la vittoria al Genoa contro la Reggina con ben tre gol e un assist, che favorisce una bella rete di Giuseppe Sculli: prestazione che gli regala la vetta provvisoria nella classifica marcatori.

martedì 11 novembre 2008

Next Match: JUVENTUS-GENOA

I numeri della sfida

TOTALI GARE: 94
JUVENTUS: 57
PAREGGI: 19
GENOA: 18


così distribuite:

  • di Campionato a TORINO: 42
  • JUVENTUS: 33
  • PARI: 7
  • GENOA: 2
  • di Campionato a GENOVA: 42
  • JUVENTUS: 17
  • PARI: 10
  • GENOA: 15

  • di Coppa Italia: 10
  • JUVENTUS: 7
  • PARI: 2
  • GENOA: 1

Il bilancio comprende tutti gli incontri dei campionati nazionali (A, B, C), dall’istituzione del girone unico (1929/30) ad oggi e le partite della Coppa Italia 1922 ai giorni nostri.

Gli ultimi precedenti a Torino:

Ultima vittoria della Juventus:

- 21.10.2007 Serie A 2007/08 – 8a giornata d'andata

JUVENTUS-GENOA 1-0

Marcatori: 36' pt Del Piero

Arbitro: Banti

Ultimo pareggio

- 18.12.1994 Serie A 1994/95 – 14a giornata d'andata

JUVENTUS-GENOA 1-1

Marcatori: 31' st Ravanelli, 43' st Galante

Arbitro: Rodomonti

Ultima vittoria del Genoa:

- 20.01.1991 Serie A 1991/92 – 17a giornata di andata

JUVENTUS-GENOA 0-1

Marcatori: 37' pt Skuravy

Arbitro: Ceccarini

lunedì 10 novembre 2008

Chievo Verona - Juventus, del 09.11.2008:


Le pagelle, la partita, le squadre:




MANNINGER - Inoperoso per tutta la partita, salvato due volte da Pellissier da pochi passi. Sarebbe il miglior secondo portiere e non solo italiano se migliorasse nelle uscite (specie alte). TURISTA. 6



MELLBERG - Ottima partita del Vichingo, salvo una certa frenesia a volte un po sconclusionata. Anche lui in crescita. FRENETICO. 6,5



LEGROTTAGLIE - Molti lo ritenevano un giocatore non da Juve, al punto che anche la Triade lo mandò in provincia. Tutto un altro giocatore. Dirige la difesa con eleganza, non sbaglia più quasi nulla: meglio di quello di Verona del pre-juve. Non avesse bucato su Pellissier (primo errore di Molinaro) avrebbe meritato un voto ancora più alto. MAESTRO. 7



CHIELLINI - Con Legrottaglie formano una delle difese più affidabili. Ormai imprescindibile al centro. Fisicamente quasi al top, tanto da permettersi qualche uscita con palla al piede. Mezzo voto in meno per la giornata ordinaria. GUERRIERO. 6,5



MOLINARO - Dopo le ottime ultime prestazioni, oggi non fornisce altrettanto dal punto di vista difensivo (chiusure: le 2 occasioni più nitide arrivano dalla sua parte) ed offensive (cross). Forse stanco? CALANTE. 5+



MARCHIONNI - Altro giocatore ritrovato, fornisce un ottimo supporto alla causa bianconera fatto di classe e grinta. RITROVATO. 6,5



SISSOKO
- Solita prestazione maiuscola. Arrivato meno di un anno fa, è diventato imprescindibile al centro del campo. Deprecabile la reazione sul finire del primo tempo, giustamente sostituito. In conseguenza del rischio fatto incorrere alla squadra, giocare in 10 tutta la ripresa, merita solo la sufficienza. FOLLE. 6


EKDAL (dal 1' s.t.) - Si fa trovare pronto, dotato di ottima personalità seppur ancora giovanissimo. Partita piuttosto semplice grazie all'andamento preso dal match. TALENTO. 6



TIAGO - Finalmente sta cominciando a farsi ammirare anche in Italia. Sicuro talento, pian piano sta acquisendo sempre maggior persoanlità, al punto da essere un po più cercato dai compagni. Con Sissoko costituisce un ottima coppia. Lanci millimetrici più rapidi, come esecuzione, del solito. Se trova la continuità nei 90' diventerà imprescindibile. Esce tra gli applausi. CRESCENTE. 6,5



GRYGERA (dal 37' s.t.) - Pochi minuti per una sassata all'incrocio dei pali. Anche da quanto fatto in stagione fino ad oggi, merita di tornare titolare sulla fascia destra. RECUPERATO. 6+



DE CEGLIE - Ottima prestazione anche come ala. Giocatore di sicuro avvenire. PICCANTE. 6,5



IAQUINTA - Speriamo che sia solo in un fase di scarsa condizione fisica. Riesce a sbagliare anche il rigore. Non lesina comunque la solita grinta. IN OMBRA. 5+



DEL PIERO - Ennesima prestazione super del Capitano. Ennesimo eurogol su punizione. Non avrà più la corsa di 15 anni fa ma l'esperienza gli sta dando una continuità miracolosa. Altruista, da vero Capitano, anche sul rigore. CECCHINO (ISPIRATO) 7,5

AMAURI (dal 42' s.t.). Pochi i minuti, solo per dimostrare la sua presenza e il timore negli avversari. s.v.




RANIERI. Ora che le cose stanno andando per il verso giusto sembra aver ritrovato anche lucidità (per esempio toglie Sissoko, a rischio tiro al bersaglio nella ripresa). Perchè però non mettere Giovinco al posto di Grygera? Anche 10' avrebbero dato una mano alla Formica atomica, mentre Grygera avrebbe potuto farne molti di più sin dalla prossima. A parte questo, sbaglia pochissimo. 6,5



Tabellino:


Chievo (4-4-2):


Sorrentino; Malagò, Mandelli, Yepes, Mantovani; Pinzi, Bentivoglio, Marcolini (77’ D’Anna), Langella (60’ Iunco); Pellissier; Esposito (60’ Luciano).

A disposizione: Squizzi, Cesar, Frey, Rigoni, Luciano, D’Anna, Iunco.

All. Di Carlo.



Juventus (4-4-2):

Manninger; Mellberg, Legrottaglie, Chielini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (46’ Ekdal), Tiago (82’ Grygera), De Ceglie; Del Piero (86’ Amauri), Iaquinta.

A disposizione: Chimenti, Grygera, Giovinco, Camoranesi, Ekdal, Rossi, Amauri.

All. Ranieri.



Terna:
Arbitro: Banti,
Assistenti: Di Liberatore, Alessandroni,
IV uomo: Girardi.

Note: Ammoniti: Molinaro (j), Chiellini (j), Legrottaglie (j), Langella (c), Tiago (j), Bentivoglio (c), Mantovani (c), Iunco (c), Recupero: 1’, 4’.




La Partita:
Verona. 09.11.2008


Al Bentegodi Del Piero festeggia il compleanno come meglio non poteva: gol numero duecentocinquanta (ancora un centro su punizione) e continuità starbiliante di prestazioni e risultati. Non è stata una Signora esaltante come quella del Bernabeu ma estremamente pragmatica e cinica, oltre che straripante su alcuni singoli. Per Di Carlo si prospettano mesi di duro (e difficile) lavoro.
Chievo subito avanti a testa bassa senza troppi timori riverenziali, ma la prima occasione è per la Juventus: Del Piero, all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore, si beve quattro giocatori, crossa in mezzo per l’accorrente Sissoko che al volo scaglia un missile che sfila a fil di palo. Risponde il Chievo all’undicesimo con una bella azione di Esposito che mette dentro per Pellissier, bravo a lasciare sul posto Legrottaglie ma troppo impreciso al tiro. Da pochi passi mette clamorosamente fuori.
Partita equilibrata con le squadre molto corte e pronte all’occorrenza a far scattare il fuorigioco. Poi al 40’ la svolta: Pinzi atterra Del Piero nei pressi del limite dell’area. Il capitano si incarica di battere la punizione, da posizione centrale. Parabola perfetta e palla che s’infila nel sette alla destra di Sorrentino che può solo guardare. Uno a zero e gol numero 250 nel giorno del suo 34° compleanno.
Al rientro in campo il Chievo ripete la buona partenza del primo tempo, ma ancora una volta sono i bianconeri ad affondare il colpo. Fallo di mano in area di Mantovani. Per l’arbitro Banti non ci sono dubbi: rigore. Sul dischetto va Iaquinta che prima si fa parare il tiro da Sorrentino, poi è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone ed ad insaccare. Due a zero e incontro virtualmente chiuso.
Al 72’, cross di Iunco dentro l’area, Legrottaglie tocca con il braccio. Per l’arbitro non è rigore (difficile la valutazione, anche tramite moviola non si riesce a capire se il centrale juventino colpisca con il fianco del braccio o con il petto. A prima vista, dal replay, sembrerebbe azzeccata la scelta del sig. Banti). Si accendono gli animi in campo e sulla panchina gialloblu, ma la decisione non cambia. Passano dieci minuti e Pellissier ha sui piedi la palla che potrebbe riaprire la partita, ma da pochi passi seppur in scivolata, non centra lo specchio della porta.
Il match prosegue senza grossissime opportunità, con il pallino del gioco in mano agli uomini di Ranieri, galvanizzato da un Tiago applaudito all'uscita e da una coralità sempre migliore. Nei minuti finali Grygera colpisce l’incrocio dei pali a Sorrentino battuto.
Si chiude qui, con la Juve che conquista i tre punti in palio e si avvicina alla testa della classifica. Il Chievo invece sprofonda sempre più nel baratro.



Le squadre:

Il Chievo ha dimostrato una certa vivacità nel gioco, specie sulle fasce, salvo una sterilità evidente negli attaccanti.Non sembra basti il solo Pellissier, serve una punta di peso (forse Bogdani?). Vero è che non sempre incontrerà una squadra così tonica e spinta dall'entusiasmo dei risultati come la juve di oggi.


La Juventus è in continua crescita, sia dal punto di vista del gioco che delle prestazioni dei singoli. Una partita del genere, dopo un impegno come quello di mercoledì, contro una squadra più riposata e con l'acqua alla gola come il chievo di oggi, dalla juve di qualche settimana fa sarebbe stata persa o comunque non vinta. Si può sempre migliorare ma non bisogna mai sentirsi arrivati (l'esperienza di qualche settimana fa insegna).


Partita Terminata

CHIEVO VERONA: 0
JUVENTUS 2
Alessandro Del Piero 41' p.t.
Vincenzo Iaquinta 10' s.t.

Al 9' s.t. Vincenzo Iaquinta (J) si fa parare un calcio di rigore.


FORMAZIONI:

CHIEVO VERONA (4-4-2):
28 Sorrentino, 6 Malago', 33 Yepes, 5 Mandelli, 4 Mantovani, 9 Bentivoglio, 77 Italiano, 7 Marcolini, 97 Langella, 31 Pellissier, 23 Bogdani.
(18 Squizzi, 3 Scardina, 34 Cesar, 11 Iunco, 79 Esposito, 16 Rigoni, 10 Luciano). All. Di Carlo. Squalificati: nessuno. Diffidati: Italiano, Malago'. Indisponibili: Pinzi.

JUVENTUS (4-4-2):
13 Manninger, 4 Mellberg, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 29 De Ceglie, 16 Camoranesi, 22 Sissoko, 30 Tiago, 11 Nedved, 10 Del Piero, 9 Iaquinta.
(12 Chimenti 21 Grygera 28 Molinaro 19 Marchisio 20 Giovinco 32 Marchionni 8 Amauri). All.: Ranieri. Squalificati: nessuno. Diffidati: Grygera. Indisponibili: Andrade, Buffon, Poulsen, Salihamidzic, Trezeguet, Knezevic, Zanetti, Zebina.

ARBITRO: Banti di Livorno.

Buon giorno a tutti...
Non so se questo blog funzionerà ma .. mi sono sentito in obbligo di aprire uno spazio da dedicare ad uno degli amori della mia vita. Perchè certe cose le si sentono dentro. Dentro mi sento bianconero fino al midollo e sono certo che qualsiasi colore diverso non mi farebbe alcun effetto. Quando leggo una j su un articolo, in un certo modo riprendendo l'Avvocato, e in qualsiasi ambito si tratti, penso unicamente, elettrizzandomi, alla Vecchia Signora, nata oltre un secolo fa. Quella vecchia dama che ha fatto, fa e farà girare la testa ancora a molti e molte persone, battere il loro cuore anche in una sconfitta, al solo vedere quelle maglie, quei colori, quei simboli ..
perchè le note della sua musica non si potranno mai arrestare.
Sidoti Giuseppe


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