lunedì 22 dicembre 2008

Atalanta 1 - Juventus 3: un Buon Natale in casa Juve

Bergamo, 21.12.2008

Si voleva chiudere in bellezza il 2008 e così è stato. Una Juventus spietata conquista un’importante vittoria sul campo dell’Atalanta. Un 3-1 maturato nel corso di una partita vivace in cui la squadra di Ranieri ha capitalizzato al meglio le occasioni create.
Parte bene l’Atalanta che si propone in avanti al primo minuto con Doni, il cui tiro finisce sul fondo, e due minuti più tardi con Floccari, uno dei giocatori nerazzurri più in forma, che costringe Manninger a una difficile parata. La Juventus accusa il colpo, ma riparte subito e prova una serie di offensive, andando anche in gol con Chiellini, ma l’arbitro Farina annulla per fuorigioco. Al 12’ ancora Floccari pericoloso, con un colpo di testa che finisce fuori. L’attaccante atalantino è senza dubbio il più vivace della prima fase della partita, come dimostra anche il suo tiro al 19’, questa volta parato da Manninger senza difficoltà. Da questo momento in poi comincia la crescita della squadra di Ranieri che si propone in avanti con sempre maggiore insistenza fino alla mezzora quando passa meritatamente in vantaggio. Sissoko vince un contrasto con un avversario, serve un ottimo pallone a Marchionni che dalla destra crossa al centro per Del Piero. Il capitano in corsa insacca il gol dell’1-0. Passano sette minuti e arriva anche il raddoppio, firmato Legrottaglie, che proprio in settimana si augurava di chiudere il 2008 con un gol, magari di testa, che in campionato ancora gli mancava. Il difensore mette in rete, proprio con uno splendido colpo di testa su angolo di Del Piero, la rete che consolida il vantaggio bianconero sul campo di Bergamo.
Nella ripresa l’Atalanta torna in campo con Vieri e De Ascentis al posto di Valdes e Talamonti. E’ proprio l’ex attaccante bianconero, dopo tre minuti, a regalare un dispiacere alla squadra di Ranieri accorciando le distanze con un gol di testa (1-2). La squadra di Del Neri a questo punto prende fiducia e va a caccia del pareggio. Ne nasce una partita molto frizzante, con continui cambi di fronte, ma in realtà grosse occasioni da gol non ce ne sono. Proprio quando la pressione dell’Atalanta sembra aumentare, arriva la doccia fredda per i padroni di casa. Su punizione per l’ennesimo fallo su Del Piero, Marchionni mette in mezzo un pallone che Amauri con uno splendido stacco di testa mette in rete per il 3-1. Nel finale la Juventus gestisce il risultato e, al fischio finale, porta a casa tre punti preziosi che le permettono di mantenersi in scia della capolista in attesa della ripresa del campionato in gennaio.

Il Tabellino:

ATALANTA – JUVENTUS 1-3
RETI: 30’pt Del Piero, 37’ st Legrottaglie, 3’st Vieri, 36’st Amauri
ATALANTA: Coppola, Garics, Talamonti (1’st De Ascentis), Pellegrino, Manfredini, Padoin, Ferriera Pinto, Guarente, Valdes (1’st Vieri), Doni, Floccari. All. Del Neri. A disposizione: Consigli, De Ascentis, Bonaventura, Defendi, Capelli, Cerci, Vieri.
JUVENTUS: Manninger, Mellberg, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Marchionni, Sissoko, Marchisio (40’st Zanetti), De Ceglie (28’st Salihamidzic), Amauri, Del Piero. All. Ranieri. A disposizione: Chimenti, Grygera, Salihamidzic, Zanetti, Ekdal, Giovinco, Immobile.
ARBITRO: Farina
AMMONITI: 39’pt Doni, 4’st De Ceglie, 19’st De Ascentis, 25’st Pellegrino, 35’st Manfredini, 39’st Marchisio, 45’st Sissoko.

Le pagelle:

MANNINGER, 7. Ottima partita. Specie all'inizio su Floccari, è determinante. Nulla può sull'incornata di Vieri. SPETTACOLARE;

MELLBERG, 6. Meglio nella seconda frazione, dove prova anche ad offendere. SICURO;

LEGROTTAGLIE, 7. Domenica scorsa toccò a Chiellini (lui era assente), oggi (come un anno fa nello show di Del Piero) a Nicola. Portentoso. PREDICATORE "DELNERIANO" (e non solo);
CHIELLINI, 6. Nel primo tempo tende a strafare e sbaglia due volte su Floccari. Resta però la trave portante della difesa. ARRUFFONE;

MOLINARO, 6,5. Senza due sbavature finali gli avremmo dato di più. Contiene Ferreira Pinto, ha davvero imparato a difendere. CRESCENTE;

MARCHIONNI, 7. Un'altra partita da incorniciare, con il neo del probabile rigore su Floccari. È un moto perpetuo che difende e produce palle gol, ottimo anche nei calci da fermo. CENERENTOLO;

SISSOKO, 6. Il consueto lavoro sporco a correre dietro a tutti. Però è scomposto e ogni suo intervento sembra scorretto. SCOMPOSTO;

MARCHISIO, 6,5. Questa volta non ha il nonno Emerson da fronteggiare. L'impegno è forte: bravo nel coprire, stavolta meno nel proporre. CONFERMA;
(ZANETTI, dal 40' s.t. S.V.)

DE CEGLIE, 5. Stavolta non si conferma. Questo il suo tallone d'achille, la continuità. Grandissimo contro il Milan va fuori giri con l'Atalanta. Poche cose. SPENTO.

dal 29' s.t. SALIHAMIDZIC, 6. Torna dopo l'infortunio, si limita a coprire. ORDINARIO;

AMAURI, 6+. Quasi un'ora e mezza a prendere botte e a concludere pochissimo, poi, all'improvviso sbuca da qualche botola nell'erba e va a segnare di testa la rete che chiude ogni pratica. TEMPESTIVO;

DEL PIERO, 6.5. Non scintilla nelle giocate comunque segna il 28° gol dell'anno, calcia l'angolo per il 2-0, conquista la punizione del terzo gol. Anche quando si vede poco si sente molto. CAPOCANNONIERE 2008;

RANIERI, 6.5. Ha trovato la quadratura e giustamente non la cambia. Finché non gli rientreranno i pezzi da novanta può stare tranquillo, dopo dovrà essere bravo. QUADRATO.

venerdì 19 dicembre 2008

Ottavi di Champions: Juventus - Chelsea

Nyon, 19 dicembre 2008

Sarà il Chelsea il prossimo avversario della Juventus negli ottavi di finale di Champions League. E’ questo il verdetto del sorteggio tenutosi quest’oggi a Nyon, in Svizzera. I bianconeri, subito estratti contro i Blues se la vedranno dunque contro i vicecampioni d’Europa.La prima sfida si giocherà a Londra, nello stadio di Stamford Bridge, mercoledì 25 febbraio alle 19.45 (ora italiana). Il ritorno è in programma martedì 10 marzo, all'Olimpico di Torino alle 20.45 (ora italiana).Questo l’elenco completo delle gare degli ottavi di finale:Chelsea - JuventusVillareal – PanathinaikosSporting Lisbona - Bayern MonacoAtletico Madrid – PortoLione – BarcellonaReal Madrid – Liverpool Arsenal – RomaInter - Manchester United.


L'avversario:
Il Chelsea è uno degli avversari più ostici che potevano toccare alla Juventus per gli ottavi di finale. I Blues di Felipe Scolari sono i vicecampioni d’Europa: vennero sconfitti nella finale di Champions dello scorso 21 maggio dal Machester United, ma solo ai calci di rigore, dopo che il capitano John Terry scivolò al momento della battuta del penalty decisivo, calciando a lato. Decisivo fu l’errore di Anelka.
Da allora il Chelsea ha cambiato allenatore, con Felipe Scolari subentrato al posto di Grant, ma non gli obiettivi e infatti i londinesi sono considerati tra i più seri candidati alla vittoria finale. Si sono qualificati agli ottavi come secondi del Gruppo A, alle spalle della Roma, mettendo insieme undici punti, frutto di tre vittorie casalinghe (4-0 al Bordeaux, 1-0 alla Roma e 2-1 al Cluj) e due pareggi (1-1 in Francia e 0-0 in Romania). L’unica sconfitta, arrivata all’Olimpico di Roma (3-1 per i giallorossi), è costato il primo posto nel girone.
In Premier League il Chelsea è attualmente secondo alle spalle del Liverpool, distanziato di un solo punto (38 per i reds, 37 per i blues). I punti sono stati persi per lo più contro le big del campionato: tra le prime cinque della classifica gli uomini di Scolari hanno infatti superato solo l’Aston Villa, hanno pareggiato contro il Manchester United e perso contro Liverpool e Arsenal. Tutte queste gare si sono giocate a Stamford Bridge, la casa dei blues, un impianto da oltre 42.000 posti.
La rosa a disposizione di Scolari è di notevole qualità, con 17 Nazionali su 26 giocatori a disposizione e con campioni di livello assoluto: da Lampard a Drogba, da Terry ad Anelka, da Ballack a Deco, da Cech a Carvalho, da Joe Cole a Malouda, da Ashley Cole a Ivanovic…
Il palmares dei blues è importante e parla di tre vittorie in Premiership, due Coppe delle Coppe, una Supercoppa Uefa, tre Community Shield, quattro F.A. Cup e altrettante Coppe di Lega.
Claudio Ranieri ha vissuto con i blues un’esperienza importante per la sua carriera: quattro stagioni, tra il 2000 e il 2004, il cui l’attuale tecnico bianconero raggiunse il secondo posto in campionato e la semifinale di Champions League nell’ultimo anno.
Juventus e Chelsea giocheranno la prima sfida a Stamford Bridge mercoledì 25 febbraio alle 19.45 (ora italiana) e il ritorno martedì 10 marzo, all'Olimpico di Torino alle 20.45 (ora italiana)

Primi commenti:

«Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta - ha detto il ds bianconero, Alessio Secco, commentando a Sky l’esito delle urne di Nyon -. Ad agosto, quando avevamo pescato Real Madrid e Zenith, pensavamo ad un girone impossibile. Poi abbiamo chiuso in testa».Parlando della reazione del tecnico Claudio Ranieri, già alla guida del club inglese, Secco ha aggiunto: «Non abbiamo affrontato il discorso, ma avrà sicuramente accettato con serenità il sorteggio».

De Ceglie rinnova fino al 2013

Torino, 18 dicembre 2008

Sarà sicuramente un gran bel Natale in casa De Ceglie. Paolo ha scelto proprio il finale di 2008 per vivere il momento più esaltante della sua stagione. Un assist decisivo per il gol vittoria di Amauri a Lecce, un altro passaggio vincente per il brasiliano e una prova super (in cui ha di fatto contribuito all’espulsione di Zambrotta) contro il Milan.Dopo i complimenti, l’esterno valdostano ha raccolto i frutti del suo lavoro. Nel pomeriggio di oggi (ieri) è arrivata la firma sul rinnovo del contratto che lo legherà alla Juventus fino al 2013. Un altro ragazzo, che il bianconero ce l’ha dentro fin da bambino, pronto a scrivere pagine importanti nel domani: «Questo prolungamento è il coronamento di anni di sacrifici, ora mi assumo nuove e maggiori responsabilità. Ringrazio la società, per la fiducia che mi ha dimostrato, e i tifosi per il grande affetto con cui mi hanno accolto». Domani che in casa Juventus è già iniziato. La firma di De Ceglie segue quella di altri giovani che si sono subito messi in luce, come Molinaro, Giovinco, Chiellini e Sissoko. Per questo, il direttore sportivo Alessio Secco può essere soddisfatto: «Abbiamo voluto consolidare il rapporto con un giocatore in cui crediamo molto. Tutti questi rinnovi confermano l’intenzione di creare basi solide per il futuro».

mercoledì 17 dicembre 2008

Ultimo esame del 2008: la regina delle provinciali.

Vinovo (TO), 17.12.2008

Al centro sportivo di Vinovo, con un'aria natalizia a far da contorno, ci si concentra sull'ultimo avversario del 2008: l'Atalanta di Del Neri, Floccari e Doni.
Un'avversario da prendere con le molle, che in casa, in questa stagione (ma tradizionalmente) ha sempre venduta cara la pelle, dimostrandosi per nulla inferiore alle sparting-partner.


L'atalanta calcio:

Una volta considerata come una delle cosiddette "squadre satelliti" della Vecchia Signora, fece presto perno sui propri giovani, provenienti in massima parte dal capoluogo e dai numerosi paesi delle proprie valli, per puntare stabilmente ad essere ai vertici dei Campionati professionistici. Con la disputa di 49 campionati di Serie A "a girone unico" disputati, l'Atalanta diviene la squadra col maggior numero di partecipazioni alla massima serie fra le rappresentanti di città non capoluogo di regione, ed è perciò considerata come "la regina delle provinciali".
La massima epopea la raggiunse in Campionato, con un 5° posto nella stagione 1947-1948 ed un 6° nel 1988-9, nelle Coppe vincendo una Coppa Italia nella stagione 1962-3 e raggiungendo una semifinale di Coppa delle Coppe nel 1987-1988 (eliminati dai belgi del Malines) con Emiliano Mondonico in panchina e il leggendario centrocampista Glen Stromberg in campo.
Specie con la presidenza Ruggeri, ma tradizionalmente da sempre, la società orobica ha fatto del suo vivaio il principale mezzo di sostentamento tra le miliardarie del calcio mondiale, facendosi sempre rispettare. Sono così usciti numerosi talenti che hanno fatto la fortuna delle squadre milanesi (vedasi Vieri e Inzaghi tra gli ultimi) ed italiane in genere (Juventus, Roma, Lazio, Udinese, ecc..).

La storia:

Una volta era considerata come una delle cosiddette squadre satelliti della Vecchia Signora, poi fece perno sui propri giovani, provenienti in massima parte dal capoluogo e dai numerosi paesi delle proprie valli, per puntare stabilmente ad essere ai vertici dei Campionati professionistici. Con la disputa di 49 campionati di Serie A "a girone unico" disputati, l'Atalanta diviene la squadra col maggior numero di partecipazioni alla massima serie fra le rappresentanti di città non capoluogo di regione, ed è perciò considerata come "la regina delle provinciali".
La massima epopea la raggiunse in Campionato, con un 5° posto nella stagione 1947-1948 ed un 6° nel 1988-9, vincendo una Coppa Italia nella stagione 1962-3 e raggiungendo una semifinale di Coppa delle Coppe nel 1987-1988 (eliminati dai belgi del Malines) con Emiliano Mondonico in panchina e Glen Stromberg in campo.

La stagione:

In questo campionato il team bergamasco in casa è stato a dir poco strepitoso (circostanza rilevante, a maggior ragione in un team che ogni anno parte per salvarsi). Basti pensare che all'Atleti azzurri d'Italia sono caduti: Modena in Coppa Italia, poi in Campionato, Siena (1-0), Cagliari (1-0), Sampdoria (4-2), Napoli (3-1), Udinese (3-0), Lazio (2-0), vi ha pareggiato il Lecce (0-0) e vi ha vinto finora il solo Milan, venendo però letteralmente schiacciata e riuscendo a trovare un gol di rapina nel finale (le stesse dichiarazioni di tecnico, giocatori e dirigenti rossoneri a fine gara testimoniarono il tutto).
Un ruolino di marcia per la società del Presidente Ruggeri, quindi, da grandissima. Basti pensare che in una classifica riferita alle sole partite disputate in casa occuperebbe il 6° posto in coabiotazione con la Juventus a 19 punti, dietro Napoli ed Inter (22), Milan (21), Genoa e Fiorentina (20), con 6 vittorie, 1 pareggio ed 1 sola sconfitta, e con soli 4 gol subiti (6 la juve all'Olimpico). Anche nella classifica generale però non delude: si trova al 7° posto in classifica, al pari della Lazio e davanti a Roma, Palermo, Udinese e Catania.. squadre che avrebbero dovuto surclassare la "dea delle valli". Proprio un avversario di tutto rispetto.

Il team:

A ciò si aggiunga che, qualitativamente (quanto ad organico) dispone di un giocatore di sicura esperienza, Doni (il goleador principe della storia della squadra orobica) e un centravanti emergente e di sicuro avvenire come Sergio Floccari, considerato dagli addetti ai lavori come uno dei migliori e potenzialmente più forte tra i centroboa italiani in circolazione, autore fin'ora di 8 reti fatte di tecnica (spettacolare l'ultimo, al Genoa) e di potenza, rientrato alla base dopo gli esordi nel settore giovanile e il girovagare per l'Italia in attesa della definitiva esplosione. Una curiosità: Floccari balzò sui giornali con 2 gol in un Messina – Juventus di qualche tempo fa (stagione 2005-6).
Questi quindi i pericoli numero 1, a cui aggiungere i vari Ferreira Pinto e l'ex Cristian Vieri, appena tornato in gol dopo il lungo stop per infortunio e il ritorno alla società lombarda dopo i fasti di Inter, Milan e Fiorentina.

Infine una nota sul tecnico Luigi Del Neri: non ha mai vinto contro la Juve! Crediamo che, per fare un regalo di Natale al suo (ex) presidente, ce la metterà davvero tutta.
Occhio quindi per la banda di Ranieri, non sarà meno facile di Juventus-Milan. Anzi, molto probabilmente, sarà più dura. Servirà quello spirito Juve emerso nettamente nelle ultime partite (internazionale a parte).

lunedì 15 dicembre 2008

Juventus - Grosseto Primavera: 6-0. Yago 3 gol!

VINOVO (TO), 14.12.2008


JUVENTUS-GROSSETO 6-0

La Juventus asfalta il fanalino di coda Grosseto (6-0) nel Campionato Primavera e continua la sua corsa in vetta al campionato, dove ha conquistato 27 punti su 30 disponibili. La squadra di Maddaloni ha ottenuto la più larga vittoria stagionale, confermando di meritare il 1° posto del girone con 5 punti di vantaggio sulla Sampdoria: come i blucerchiati che hanno saltato la trasferta di Modena causa maltempo, anche i bianconeri devono recuperare il match con l’Empoli, rinviato per neve, che su richiesta del club toscano non si giocherà dopodomani bensì nel 2009. La notizia di giornata è la tripletta di Iago Falqué Silva, in arte Iago, talento 18enne del calcio spagnolo (è titolare dell’under 17), prelevato a settembre dal settore giovanile del Barça e mandato a maturare in Primavera. Centrocampista offensivo ed esterno sinistro, Iago col piede mancino fa di tutto, come dimostrano i video delle sue prodezze che impazzano su YouTube. A Barcellona giocava con il coetaneo Krkic, ma l’allenatore della squadra B blaugrana Luis Enrique, forse a causa del suo fisico ancora acerbo, non lo “vedeva”. La Juve ha fiutato l’affare e lo ha ingaggiato fino a giugno 2012 con la prospettiva di inserirlo in prima squadra tra un anno, magari come vice-Nedved (Ranieri lo ha già convocato una volta per la trasferta di Lecce). Contro il Grosseto Iago ha dato ragione a chi lo vorrebbe da subito al fianco di Del Piero & co.: tre reti, ma anche tanti assist, passaggi illuminanti e un colpo di tacco che non si è tramutato in gol per una questione di centimetri. La Juve si è portata in vantaggio all’8’ con un tocco ravvicinato del solito Immobile su assist di Giuseppe Giovinco, poi ha raddoppiato al 35’ proprio con Iago, che ha rubato tempo e pallone a Moring trafiggendo il portiere Di Tomassi con un sinistro violento. I protagonisti assoluti della ripresa sono Iago e Curcio (subentrato al posto di Immobile): lo spagnolo realizza il 3-0 al 59’ ribadendo in rete un tiro di Giovinco respinto corto da Di Tomassi, l’attaccante campano sigla i suoi primi due gol in Primavera al 59’ (pallonetto dalla lunga distanza) e al 79’ dopo un rapido scambio con De Paola; chiude i conti ancora Iago, all’80’, su invito di Fausto Rossi, ma nel frattempo i toscani erano rimasti in dieci per l’espulsione di Savonarola. «Il mio periodo di ambientamento procede bene – ha detto l’ex blaugrana a fine gara -, spero di fare cose importanti con questa maglia. Sono felice per la mia prima tripletta in bianconero: col Barça mi era capitato già altre volte».Sorride anche Immobile, vera rivelazione di questa prima parte di campionato: «E’ il sesto gol di fila che metto a segno. Non pensavo di fare così bene, grande merito va a Maddaloni che fin dal primo giorno mi ha fatto capire che puntava molto su di me». Il tecnico elogia il gruppo: «Ho fatto preparare una tabella con il numero dei minuti giocati finora da ciascun giocatore della rosa: tra il primo e l’ultimo non c’è una grande differenza. Questo significa che non ci sono titolari e che tutti stanno avendo l’opportunità di mettersi in mostra». Domenica prossima a Siena, i bianconeri disputeranno l’ultima gara di campionato prima della sosta invernale. Fischio d’inizio alle 11,30, diretta tv su Sky Sport 1. La classifica del campionato Primavera: Juventus 27 punti; Sampdoria 22; Siena e Empoli 18; Bologna 17; Torino 16; Genoa 15; Piacenza, Sassuolo e Parma 10; Modena e Livorno 9; Pisa 8; Grosseto 6 (Modena 3 gare in meno; Piacenza 2 gare in meno; Juve, Samp, Empoli, Bologna, Toro, Sassuolo e Parma una gara in meno).

JUVENTUS A VALANGA: 4-2 AL MILAN!!

Torino, Stadio Olimpico,14 dicembre 2008

La Juventus voleva un modo speciale per ricordare ancora una volta Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. Nel giorno della vigilia del secondo anniversario della scomparsa, la squadra di Ranieri offre una prestazione maiuscola, domina il Milan (4-2) e resta da solo al secondo posto in classifica.In un Olimpico esaurito e davanti agli occhi di Stefano Borgonovo, i bianconeri si prendono la palma di anti-Inter e restano in scia ai nerazzurri. Apre Del Piero su rigore. Dopo il pareggio di Pato, Chiellini e Amauri firmano il primo allungo a fine primo tempo. Nella ripresa, dopo il 2-3 di Ambrosini, ancora Amauri in gol, col Milan in 10 per l’espulsione dell’ex Zambrotta. Bravissimi i due ex primavera Marchisio e De Ceglie.
La partita:

Per il big match, mister Ranieri è quasi obbligato a rimettere in campo la formazione degli ultimi mesi. Camoranesi non recupera dall’infortunio alla clavicola e lascia ancora posto a Marchionni. Mellberg sostituisce lo squalificato Legrottaglie. Del Piero torna dal primo minuto e fa nuovamente coppia con Amauri. Anche Ancelotti è alle prese con le assenze. Dopo Gattuso (per altro squalificato), anche Kakà e Flamini non recuperano. Giocano tre ex come Abbiati, Zambrotta ed Emerson. Ronaldinho, alla prima contro i bianconeri, affianca Seedorf alle spalle di Pato.L’avvio è rossonero. La squadra di Ancelotti tiene il possesso (praticamente ininterrotto nei primi 6') ma non punge. Proprio al contrario della Juventus. I bianconeri entrano nel match col passare dei minuti e ogni volta creano un pericolo. Prima con Sissoko, poi una girata volante di Amauri su corss di Marchionni. Ed al 16’ arriva il vantaggio. Jankulovski atterra Del Piero in area, Rizzoli decreta il penalty che lo stesso capitano trasforma con freddezza.
La reazione del Milan non si fa attendere. Prima Ambrosini mette alto di testa da due passi, poi Manninger compie un mezzo prodigio salvando una punizione di Pirlo deviata dalla barriera. Alla fine, il pareggio arriva, pochi secondi dopo che Nedved ha dovuto uscire e lasciare la platea a De Ceglie. Su una palla recuperata a centrocampo, Ronaldinho si invola sulla sinistra e centra basso per Pato che non dà scampo a Manninger: è 1-1.
Reazione per reazione, la Juventus ce l’ha ancora più veemente e tre minuti dopo rimette la testa avanti. In tutti i sensi: sbuca quella di Chiellini da un angolo, Abbiati è battuto. Ma non è finita qui. De Ceglie si invola a sinistra e centra un cross perfetto a girare dalla sinistra per Amauri. Sette giorni dopo il gol di Lecce, la coppia colpisce ancora. E’ il 3-1 con cui si va al riposo, nonostante un’occasione per il poker svanita per un soffio.
La Ripresa. Shevchenko per Emerson è la mossa di Ancelotti per rientrare in partita. Questa volta la partenza è tutta juventina, con Marchisio che sfiora la traversa con un forte tiro da fuori area e con Sissoko che, al 6', fa compiere ad Abbiati un miracolo su suo tiro in contrabbalzo. Poi, improvvisamente, arriva il 3-2. Ambrosini tenta un tiro da fuori che, grazie ad una deviazione di Chiellini, spiazza Manninger. La partita si riapre.
Ma potrebbe chiudersi al 20’. Zambrotta, saltato, stende De Ceglie che si stava apprestando ad entrare in area di rigore e si prende il secondo giallo. Punizione lieve rispetto a quello che succede al 24’, quando Amauri trova il varco giusto e insacca il poker. E un attimo dopo il palo salva Abbiati sul tiro a botta sicura di Del Piero.
Nel Milan entrano anche Antonini e Inzaghi. Ma è ancora la Juve a farsi vedere con una punizione di Del Piero. Inzaghi ci prova, ma Manninger è piazzato ed il tiro non è irresistibile. Entrano Iaquinta e Zanetti per Sissoko e Amauri, usciti tra gli applausi di tutto l’Olimpico. Ultimo tentativo per il neo entrato ex udinese: sbaglia maldestramente davanti ad Abbiati calciando fuori dallo specchio della porta.

Il tabellino:
Serie A 2008/09 – 16ª giornata d’andata, Torino, stadio Olimpico

Domenica 14 dicembre 2008

JUVENTUS-MILAN 4-2 (3-1)RETI: 16’ pt rig. Del Piero, 31’ pt Pato, 34’ pt Chiellini, 31’ pt e 24’ st Amauri, 11’ st Ambrosini.

JUVENTUS: Manninger; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (43’ st Zanetti), Marchisio, Nedved (30’ pt De Ceglie); Amauri (43’ st Iaquinta), Del Piero.
A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Salihamidzic, Giovinco. All. Ranieri.

MILAN: Abbiati; Zambrotta, Maldini, Kaladze, Jankulowski; Emerson (1’ st Svevchenko), Pirlo, Ambrosini (28’ st Antonini); Seedorf, Ronaldinho; Pato (31’ st Inzaghi).
A disposizione: Dida, Favalli, Senderos, Cardacio. All. Ancelotti.

ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
ESPULSI: 20’ st Zambrotta.
AMMONITI: 35’ pt Emerson, 37’ pt Zambrotta, 38’ pt Mellberg, 28’ st Ambrosini.
NOTE: spettatori 24.862 per un incasso di 778.096,00.
RECUPERO: 2'+3'.

LE PAGELLE:

MANNINGER, 6,5.
Si fa trovare pronto, incolpevole sulle due reti milaniste, da sicurezza al reparto anche nelle uscite. PUNTUALE;
GRYGERA, 6,5. Si fa bucare in occasione del gol di Pato e in qualche scatto di Ronaldinho nella prima frazione. Poi non sbaglia praticamente più nulla. VOLENTEROSO;

MELLBERG, 6,5. Deve sostituire Legrottaglie e lo fa egregiamente. Unico neo: lascia Pato solo in occasione del momentaneo 1-1. Per il resto, perfetto. ROCCIOSO;

CHIELLINI, 7,5. Stavolta canta e porta la croce, dimostrando che il passo a vuoto dell'ultimo match di campionato era solo dovuto ad una giornata storta. MAESTOSO;

MOLINARO, 6,5. Ottima prova nuovamente per Cristian. Il rinnovo e la vicinanza dei compagni lo ha trasformato. Anche quando perde palloni non demorde e li recupera prontamente. Spesso surclassa l'ex Zambrotta. CRESCENTE;

MARCHIONNI, 7. Se riesce a non far rimpiangere Camoranesi, seppur con caratteristiche diverse, vorrà pur dire qualcosa. COSTANTE;

SISSOKO, 7--. Meno costante del solito ma fornisce sempre il suo apporto formando un muro invalicabile per gli avversari e servendo ad Amauri l'assit del secondo gol del brasiliano. DISTRUTTORE;
(dal 43' s.t. ZANETTI. 6. Presente per la prima volta in campionato, entra a match praticamente concluso. Sbaglia la misura di una verticalizzazione per De Ceglie, probabilmente ancora freddo, ma poi fa il solito lavoro di interdittore.PRESENTE);

MARCHISIO, 8,5. Senza parole: il migliore in campo, da veterano. Cuce, strappa, imposta, conclude. Asfalta Pirlo, non molla Ronaldinho (da cui si prende qualche Vaffa), verticalizza senza sbagliare un pallone. Altro che Aquilani. INCREDIBILE;
NEDVED, 6+. Esce presto, giocando con la solita rabbia agonistica. Sembrava in buona serata. SFORTUNATO;

(dal 30' p.t. DE CEGLIE, 7. Sostituisce in modo egregio Nedved sfoggiando una prestazione super: assist impeccabile per Amauri (stavolta alto, a Lecce rasoterra), sfonda sulla sinistra mettendo in ansia la difesa milanista e costringendo l'arbitro a cacciare Zambrotta. DEVASTANTE;

AMAURI, 8. Senza parole: sfianca gli avversari, facendo reparto da solo, e segna due gran gol. Alla faccia di chi riteneva non fosse un giocatore da grande team. CAMPIONE;

dal 43' s.t. IAQUINTA, 6. Nonostante fallisce l'occasione per il 5° gol, ha troppi pochi minuti per dimostrare qualcosa. S.V.

DEL PIERO, 7. Si procura e realizza il primo gol, sbaglia non passando ad Amauri sul finire del primo tempo, cercando il gol da solo (invidioso?) e poi è sfortunato a colpire il palo nel secondo tempo (gesto tecnico stupendo). Ci mette però grinta e corsa al servizio del collettivo. CAPITANO;

RANIERI, 7,5. Non sbaglia nulla, infonde grinta alla squadra e tatticamente azecca ogni mossa. PERFETTO.

venerdì 12 dicembre 2008

Via le gabbie caro Ranieri: Juventus da Juve

12.12.2008

Mancano due giorni al match fra le due seconde in classifica. Una partita stra sentita dai rispettivi ambienti, dai media (in particolare mediaset, chissà perchè:), con dibattiti ed interviste che circolano sui vari siti internet, quotidiani, trasmissioni tv. A chi, come il sottoscritto, le parole hanno da sempre interessato solo in parte (minima), tutto questo ha da sempre rappresentato il solo aperitivo della cena tanto attesa. Nessun discorso di approfondimento hanno meritato, come per altro nessun risalto particolare troverete, fino al cambio di oientamento, su eventuali acquisti già perfezionati da fantasiosi inviati in sud america o in mezzo mondo che riguarderebbero l'amata Vecchia Signora. La mia scelta in questo blog è orientata a esporre notizie vere, autentiche, confermate, non voci. Per questo spesso la principale fonte è il sito ufficiale della società Juventus Spa Fc.
Questa volta però, tra le varie interviste a Ranieri, Ronaldinho, Gattuso, Maldini, Grygera, Moggi, Chiellini, ecc. ecc. ecc. che in questi giorni hanno occupato i pomeriggi e le serate di milioni di tifosi, mi ha fatto sobbalzare un'articolo di anticipazione delle tattiche che adotteranno i rispettivi tecnici.
Mi spiego meglio: sono venuto a conoscenza che, e la fonte è autorevole (ma preferisco non svelarla almeno fino alla conferma del campo), il mister juventino adotterà una sorta di doppia gabbia sui due più estrosi brasiliani del milan: Kaka e Ronaldinho.

Con Sissoko ad inseguire Kaka, aiutato da Grygera e Nedved, e altri a ingabbiare l'ex pallone d'oro catalano.
A S S U R D I TA'!
Nessun giornalista o esperto, neutrale o juventino conclamato, ha espresso il proprio pensiero sulla vicenda, se non in termini lodativi?
Volevo spiegarvi cosa ciò significherebbe per la nostra squadra e perchè si cadrebbe nell'assurdo.
La juventus ha dimostrato di essere la migliore ogni qualvolta ha tirato fuori artigli e grinta, schiacciando l'avversario e non limitandolo. Di esempi ne avrei a milioni: dalle epiche imprese di Lippi, (Milan-Juventus 1-6 a San Siro, Juventus-Real Madrid semifinale di quella Champions persa a Manchester, Juventus-Inter praticamente sempre, Juventus-Roma, ecc. ecc.) a quelle con Ranieri (Juventus-Milan di un anno fa, Juventus-Real Madrid fino all'infortunio di Marchisio, Real Madrid-Juventus, Inter-Juventus di un anno fa, ecc. ecc. ecc..). L'unico caso in cui il tecnico romano provò a limitare gli astri dei team rivali, perse: Inter-Juventus 1-0 di qualche settimana fa (similmente si comportò anche a Napoli con Lavezzi, stesso esito). Potrei anche capire un simil atteggiamento in casa ospite ma, e con tutto il rispetto per loro, lo potrei capire per il Catania o l'Udinese non per la Juve. Una grande squadra la si vede in questi momenti, nei grandi approci che devono dimostrare la grandezza del gruppo e il peso di una maglia; non l'abilità presunta di un tecnico nell'ingabbiare i migliori giocoloieri degli altri. Questo atteggiamento lo poteva fare nella Fiorentina, stesso rispetto per i Viola, se lo dovrebbe dimenticare nella Juventus. Che sia chiaro: non ci si deve comportare come dilettanti allo sbaraglio ma dimostrare cosa significa essere juventini ed indossare la più gloriosa delle maglie, come Lippi, e anche Capello, dimostravano nelle partite che contavano (Lippi in Italia e nel Mondo, Capello quasi solo in Italia).
Infine un appello a mister Ranieri: si erga all'altezza dei suoi predecessori sopra menzionati, osi ma con convinzione e ragionevolezza, e si ricordi che, e qui Le chiedo di scusarmi se mi permetto, è questo a fare la differenza. Questo che è il frutto di un assimilare la mentalità juventina, diventando bianconeri fino all'osso. In bocca al lupo Ranieri.

giovedì 11 dicembre 2008

O-0 con i bielorussi e primo posto raggiunto

Torino, 10.12.2008

Termina 0-0. Termina con la Juventus prima nel girone e il Bate Borisov in Coppa Uefa. Uno zero a zero sancito in massima parte dal penalty calciato maldestramente, sopra la traversa, da Giovinco (fallo di mane di un difensore bielorusso) e dal palo di Marchionni. Serata speciale per Esposito e Castiglia, debuttanti in Champions nei minuti finali.
La partita:

Ranieri presenta in campo dal primo minuto Zanetti (a far da fulcro al gioco del team), De Ceglie ala sulla sinistra al posto solitamente occupato da Nedved (dirottato al centro) e Giovinco a far coppia con Amauri in attacco come a Lecce. In difesa un turno di riposo per Chiellini, sostituito da Mellberg. Rimangono out Del Piero (entrerà nel secondo tempo al posto di Amauri) e Marchisio.
Il primo tempo risulta avaro di emozioni, con qualche numero sporadico di Giovinco (poco preciso o sfortunato nell'ultimo passaggio) e belle azioni personali di Amauri, parso nuovamente in forma.
I pericoli arrivano perlopiù dalla sinistra dove De Ceglie e Molinaro spingono e Nedved si allarga spesso, mentre a destra Grygera sembra limitarsi maggiormente a difendere che offendere. Davanti sono comunque Amauri e Giovinco i più pericolosi. Come a Lecce, i due si cercano e si trovano, anche sui calci piazzati.
L’avvio di ripresa è veemente e nei primi dieci minuti la Juventus crea due grandi occasioni. Prima Marchionni colpisce di testa un clamoroso palo, poi (al 9’) Giovinco calcia alto un rigore concesso per un fallo di mano in area di un difensore bielorusso.
All’11' scocca il momento di Del Piero, in campo per Amauri. Il capitano si mette subito a caccia del 5° gol nella prima fase. Ma anche il Bate si fa vedere in un paio di circostanze dalle parti di Manninger. In particolare alla mezz’ora con un numero di Bliznyuk che si libera di due uomini e mette a lato. Pronta risposta con la combinazione Marchionni-Del Piero e la grande risposta di Veremko su colpo di testa del Capitano. Non succede nulla fino al triplice fischio finale dell'arbitro cipriota sig. Capitanis.

Il Tabellino:

Juventus-Bate Borisov: 0-0
JUVENTUS: Manninger; Grygera, Mellberg, Legrottaglie, Molinaro; Marchionni, Zanetti, Nedved (46’ st Castiglia), De Ceglie; Giovinco (42’ st Esposito), Amauri (11’ st Del Piero).
A disposizione: Chimenti, Chiellini, Ariaudo, Marchisio. All. Ranieri.
BATE BORISOV: Veremko; Likhtarovic (11’ st Volodko), Sosnovski, Bliznyuk, Kryvets (44’ st Ermakovich); Khagush, Sivakov, Rodionov, Stasevich (16’ st Nekhaychik), Kazantsev, Yurevich.
A disposizione: Gutor, Skavysh, Pecha, Viskushenko. All. Goncharenko.
ARBITRO: Capitanis (Cipro).
AMMONIZIONI: 2’ st Sosnovski, 3’ st Amauri, 9’ st Veremko, 17’ st Khagush.
NOTE: al 9’ st Giovinco ha sbagliato un calcio di rigore.

Le pagelle:

MANNINGER, 6. Voto basso perchè inoperoso. Più che altro deve solo farsi trovare pronto (scongelato) nelle uscite. FINDUS;
GRYGERA, 6. Praticamente come sopra, si limita all'ordinaria amministrazione e solo in fase difensiva. Speriamo si sia risparmiato per il Milan (e faccia una partita simil Juve-Genoa o Genoa-Juve di un anno fa).INFREDDOLITO;
MELLBERG, 6,5. Leggermente più occupato dei compagni di reparto, più che altro per il ruolo. Si dimostra affidabile (anche in vista di domenica). SICURO;
LEGROTTAGLIE, 6/7. L'unica differenza rispetto allo svedese è che comanda la difesa. PRAGMATICO;
MOLINARO, 7.
Il migliore nella retroguardia, tra i più sicuri dell'intero match, spinge e difende con grinta, potenza e precisione (vedasi i due cross perfetti). Sembra un altro giocatore rispetto ai fischi di qualche mese fa. Speriamo trovi continuità e non soffra più di amnesie. Tornano alla mente partite di un ex giocatore della Caratese Calcio, diventato famoso con Lippi. MORENO TORRICELLI;
MARCHIONNI, 6,5. Non pervenuto nel primo tempo, trasformato nella ripresa. Peccato per il palo. DOTT.JACKy E MR. HIDE;
ZANETTI, 6+. Dopo quattro mesi di tribulazioni potrebbe risparmiarsi o esser titubante (specie su certe entrate) ma non lo fa. GUERRIERO;
NEDVED, 7. Ottima prova da centrale, ancora una volta. Per chi non lo conoscesse penserebbe che fosse il suo ruolo naturale. LEADER;
(dal 47' s.t. CASTIGLIA, n. g.);
DE CEGLIE, 5. Partita da azzannare, fa meno del minimo di quello che ci si aspetterebbe da lui. ASSONNATO;
GIOVINCO, 5,5. Dopo la prestazione e il gol a Lecce ci si attendeva una conferma. Invece, forse a causa del freddo o delle poche motivazioni di squadra, la formica atomica non decolla e sbaglia un penalty. Da segnalare solo in alcune giocate e nel pallonetto sul difensore con tiro a fil di palo nel finale di primo tempo. Da lui ci si aspetta di più, avendo i numeri per diventare un grandissimo. RIMANDATO;
(dal 42' s.t. ESPOSITO, s.v.);
AMAURI, 6. Per certi versi la sua grinta ricorda quella di Vialli, la sua tecnica è brasileira. Ci prova spesso da solo, sugli assist di Giovinco (come a lecce) viene sempre stoppato. AFFAMATO;(dal 12' s.t. DEL PIERO, 6. Non incide eccessivamente, se non per un colpo di testa sventato dal portiere del Bate. PRESENTE)
RANIERI, 6,5. Mezzo voto in più per il risultato raggiunto: vittoria del girone, alla faccia dei gufi neroazzurri e rossoneri. Importante aver fatto rifiatare un po Del Piero, non aver spremuto troppo Amauri e tolto Giovinco dopo l'errore dagli 11 metri. Per oggi.. ESSENZIALE.

mercoledì 10 dicembre 2008

Juventus-Bate Borisov sotto la neve con Giovinco


Torino, 10.12.2008


Si preannuncia una fredda e bianca serata, quella di stasera all'Olimpico di Torino. Si affronteranno due squadre in situazioni differenti. Quella di casa, già qualificata e con la testa a Juventus-Milan di domenica sera, e quella ospite, confermatasi ancora una volta Campione di Bielorussia ma eliminata dalla massima competizione europea per club. Si diceva serrata fredda e bianca, in virtù della neve caduta e cadente su Torino. Da parte bianconera si spera si ripetino prestazione e risultato dell'ultima gara giocata sul manto innevato, quella di campionato con la Reggina. Sicuramente, rispetto al match di campionato con i reggini non ci sarà assillo del risultato, essendo praticamente indifferente arrivare primi o secondi nel girone di Champions. Ovvio che tutti si augurino una vittoria, possibilmente ampia e spettacolare ma l'importante sarebbe non ridurre ulteriormente la rosa e non incrementare il numero degli infortunati almeno fino alla sosta (post Milan e Atalanta).

Formazioni: tra i convocati bianconeri faranno parte sia Zanetti che Del Piero. Assenti lo squalificato Sissoko, che tornerà negli Ottavi, e Iaquinta, ancora a riposo dopo il malanno pre-Lecce. Probabile un rientro tra i titolari, dopo 4 mesi, di Zanetti a far coppia con Marchisio nel centroicampo. In difesa confermata la presenza di Legrottaglie, squalificato con il Milan. Molto probabile che si parta con uno schieramento che vede a riposo Chiellini (Grygera a destra, Mellberg al centro con Legrottaglie e Molinaro a sinistra) in difesa, a centrocampo i due esterni dovrebbero essere Marchionni a destra e Nedved a sinistra (seppur scarico a Lecce, una volta assente Del Piero -in campo- pare che Ranieri punti sulla sua di leadership), con Amauri e Giovinco (devastante all'andata) in attacco.
Queste quindi le probabili formazioni:

JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro; Marchionni, Marchisio, Zanetti, Nedved; Amauri, Giovinco. All.: Ranieri.

BATE BORISOV (4-2-3-1): Veremko; Khagush, Kazantsev, Sosnovski, Yurevich; Volodko, Likhtarovich; Krivets, Bliznyuk, Stasevich; Rodionov. All.: Goncharenko.

martedì 9 dicembre 2008

La Primavera riprende la corsa in solitario

Pisa, 06.12.2008

Grande prova di carattere della Primavera di Maddaloni che, dopo la sconfitta infrasettimanale a Parma, per altro ottenuta per una certa sufficienza dei giovani bianconeri, si impone a Pisa per 2-0 grazie ai gol di Yago (primo gol dell'ex Barcellona, poi convocato con la prima squadra per la trasferta di Lecce) e dell'ormai “solito” Ciro Immobile.
I bianconeri hanno giocato una gara molto impegnativa al massimo della concentrazione e hanno avuto la meglio sugli avversari nonostante l'inferiorità numerica dovuta all'espulsione di Esposito al quarto d'ora della ripresa.
In virtù del pareggio nel derby della Lanterna fra le formazioni primavera di Genoa e Sampdoria, la squadra di Maddaloni torna solitaria in cima alla classifica, con 2 punti di vantaggio sui blucerchiati ma con una partita in meno disputata (resta da recuperare il match con l'Empoli non giocata la settimana scorsa per neve).

A Lecce ci pensa la strana coppia Amauri e Giovinco

Lecce, 07.12.2008.

Senza Del Piero e Iaquinta in extremis, la Juve mantiene il passo delle due milanesi, andando a vincere a Lecce grazie ad un gol al 45' del s.t. di Carvalho Amauri. Se i bianconeri espugnano Lecce e proseguono il loro cammino, grande merito va però principalmente ai ragazzi usciti dal vivaio: Giovinco protagonista assoluto con una prestazione da applausi e una punizione alla Del Piero, Marchisio sempre più leader in mezzo al campo e il subentrante De Ceglie pronto a sdornare l’assist per il gol partita di Amauri.

La squadra di Ranieri si dimostra ancora una volta più forte delle assenze ed espugna un campo difficile, dove qualche settimana fa lo stesso Milan veniva imballato sul pareggio. Un 2-1 che vale oro, che permette di mantenere il distacco dalla vetta a sei punti e, soprattutto, di arrivare alla pari al big match di domenica prossima con il Milan. Peccato per il giallo sventolato dall'arbitro sig. Pierpaoli a Legrottaglie, costretto ora a vedersi Juventus-Milan dalla Tribuna dell'Olimpico di Torino.
La partita: Per la trasferta di Lecce, mister Ranieri deve fare i conti una volta di più con le assenze. Per uno Zanetti che torna a disposizione (rimarrà in panchina per tutti i 95'), c’è un Del Piero che resta a Torino e, imprevisto, uno Iaquinta bloccato dal torcicollo. L’attaccante ex udinese va quindi in tribuna e lascia a Giovinco la chance di fare da spalla ad Amauri, formando una coppia tecnica e veloce. Il Lecce risponde con Tiribocchi e Castillo, con Cacia inizialmente in panchina. I primi minuti sono proprio di marca pugliese, anche se Manninger non deve mai intervenire, ben protetto dai compagni. Col passare dei minuti, i bianconeri prendono in mano il pallino del gioco. A creare emozioni è però soprattutto il portiere leccese Benussi, con un paio di uscite particolarmente pericolose, franando prima su Nedved e poi su Marchionni (il sig. Pierpaoli lascia proseguire). Giovinco è tra i più ispirati, ma è dura trovare spazi. Il primo tempo si chiude senza gol, avaro di emozioni, con praticamente solo un tiro alto di Tiribocchi.

La ripresa. Non cambiano le squadre e, in apparenza, neppure il copione (Manninger tocca il suo primo pallone della partita intorno al 5’ con un'uscita tranquilla). Nella Juventus, l’uomo in più è però Sebastian Giovinco, che sfoggia giocate strabilianti, saltando ripetutamente gli avversari di turno, spesso costretti ad usare le maniere forti. Non a caso è la “Formica Atomica” a servire Amauri davanti alla porta di Benussi (tiro alto al 7'). Al 12' il piccolo fantasista cresciuto sui campi Sisport osservando i vari Baggio e Del Piero, si procura una punizione dal limite e la trasforma proprio.. alla Del Piero: la palla sorvola la barriera e termina la sua traiettoria sotto l’incrocio. E' 1-0 e nulla da fare per l'estremo difensore salentino. E' il primo gol da professionista con la maglia bianconera da Sebastian Giovinco. Sulla spinta del vantaggio, la squadra di Ranieri prova a chiudere i conti con la splendida combinazione Giovinco-Sissoko-Amauri: anche questa volta nulla di fatto. Il Lecce si fa vedere con un colpo di testa di Tiribocchi e una clamorosa occasione di Castillo al 35', sempre di testa, anche questa spedita al di sopra della traversa: Beretta prova a cambiare qualcosa al 24' mettendo in campo Caserta e Giuliatto (per Schiavi e Ariatti); ma è un altro il cambio decisivo: Cacia prende il posto di Munari e, alla seconda occasione, trova il pari con un sinistro al volo che non dà scampo a Manninger (apprezzabilissimo il gesto dell'ex centravanti di Fiorentina e Piacenza). I bianconeri non ci stanno e si gettano in avanti. Quando il match sembra ormai avviato verso una divisione dei punti in palio, è un altro ex primavera, Paolo De Ceglie, entrato pochi istanti prima del pareggio (al 37' al posto di Marchionni), a scodellare un gran cross in area dalla destra che Amauri, tutto solo davanti a Benussi, non fallisce con una poderosa schiacciata di testa: è il 45’ ed è il 2-1 che sancisce la vittoria della squadra bianconera su quella giallorossa.

TABELLINO:
15ª giornata d’andata, Serie A 2008/09 – stadio Via del Mare di Lecce.
LECCE-JUVENTUS 1-2. RETI: 12’ st Giovinco (J), 38’ st Cacia (L), 45’ st Amauri (J).

Formazioni:

LECCE: Benussi; Schiavi (24’ st Giuliatto), Stendardo, Fabiano, Esposito; Munari (36’ st Cacia), Giacomazzi, Vives, Ariatti (24’ st Caserta); Castillo, Tiribocchi. A disposizione: Rosati, Polenghi, Diamoutene, Konan. All. Beretta.

JUVENTUS: Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (37’ st De Ceglie), Sissoko, Marchisio, Nedved; Giovinco, Amauri. A disposizione: Chimenti, Mellberg, Zanetti, Ekdal, Rossi, Yago. All. Ranieri.

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze.
AMMONITI: 10’ pt Schiavi (L), 29’ pt Chiellini (J), 16’ st Ariatti (L), 31’ st Legrottaglie (J), 38’ st Cacia (L).

LE PAGELLE:
Manninger, 6,5. Graziato da pochi passi da Castillo, non può nulla sul momentaneo pareggio di Cacia. Per il resto, sempre pronto anche nelle piccole mansioni. Da Rampulla in poi, il migliore secondo degli ultimi anni. ACCORTO;
Grygera, 5,5. Pecca in occasione della chiusura su Cacia ma prima non mantiene la calma. NERVOSO;

Legrottaglie, 6. Partita buona (il migliore in difesa) ma quel giallo, più che meritato, lo costringe a saltare il Milan. ATTENTO;

Chiellini, 5,5. Incappa nella giornata no (vedasi cross per Castillo), viene graziato per una seconda ammonizione su Tiribocchi DISTRATTO;

Molinaro, 5,5. Avevo ipotizzato una domenica di pausa per lui, data la prestazione imprecisa forse sarebbe stato meglio. IMPACCIATO;

Marchionni, 5. Giornata da dimenticare. L'attenuante, come per Chiellini, è che sia una delle prime (se non la prima) stagionale. ASSENTE;
dal 37' s.t. De Ceglie, 6,5. Importante il suo ingresso, provvidenziale nel gol match-point. Cross da destra e 3 punti in cassaforte grazie ad Amauri. PROVVIDENZIALE;
Sissoko, 6. Giornata da lavoratore di quantita, spesso condita da poca lucentezza. MANOVALE;

Marchisio, 6,5. Il migliore nella mediana stavolta è lui. Grande lucidità e senso tattico. Fino a questa parte della stagione, dei tre ex prestito post-primavera è il più continuo. ARCHITETTO;

Nedved, 5. Non pervenuto, il peggior Pavel della stagione. Anche qui, come per Molinaro forse era più che ipotizzabile una giornata di pausa. NON PERVENUTO;

Amauri, 7. Basta poco per passare da una giornata più che anonima (buone occasioni ma spesso “rimbalzato”) al risolutore del match. LETALE;

GIOVINCO, 7,5. Migliore in campo. Alla faccia di chi lo considerava solo fumo e di chi lo voleva triste e senza motivazioni. Rivolta ripetutamente la difesa leccese con i suoi spunti di rapidità e tecnica, dimostrandosi l'arma lucente della squadra. Splendido anche nel gol dell'1-0. GENIO;

Ranieri, 6. Partita difficile a causa delle numerose assenze, azzecca la carta Giovinco seconda punta-regista. Probabilmente facile stavolta, data l'assenza di Del Piero e Iaquinta (oltre a Trezeguet). Speriamo in futuro dimostri maggior coraggio. PRATICO.

venerdì 5 dicembre 2008

Rischio squalifica per la difesa. Probabile formazione e Terna.

Vinovo, 05.12.2008

Allenamento a porte chiuse in casa Juventus in vista della difficile trasferta di Lecce. Al Via del Mare nessun elemento di entrambi e team sarà assente per squalifica. Attenzione ai diffidati in casa bianconera, in vista di Juventus - Milan di sabato prossimo. A rischio squalifica praticamente tutta la difesa: Camoranesi, Grygera, Molinaro e Legrottaglie.
Importante la convocazione di Zanetti, si attende solo l'ufficialità, dopo un lungo calvario protrattosi praticamente dall'inizio della stagione. Difficile però parta titolare, più probabile un impiego per la parte finale del match (alla Camoranesi nelle ultime partite pre-Reggina). Dubbia anche la posizione di Giovinco: titolare o nuovamente in panchina?. Sebbene ieri, durante l'intervista a Juventus Channel, la "Formica Atomica" abbia dichiarato di sentirsi più un vice Del Piero che vice Nedved (o meglio più regista che esterno), appare altamente improbabile un avvicendamento del Capitano da parte di mister Ranieri, specie alla luce di un match, quello con la Juve, che probabilmente verrà giocato al 200% dagli uomini di Beretta (squadra che si trasforma tra le mure amiche).
Ecco quindi la probabili formazioni:
LECCE: Benussi, Schiavi, Stendardo, Fabiano, Esposito, Munari, Giacomazzi, Ardito, Ariatti, Caserta, Tiribocchi. All.: Beretta;
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Marchisio, Giovinco; Del Piero, Amauri; All.: Ranieri.
Arbitrerà il sig. Pierpaoli della Sezione di Firenze, coadiuvato dai sig.ri Rossomando (Sezione di Salerno) e D'agostini (Sezione di Frosinone). Quarto uomo sarà il sig. Ciampi (Sez. Roma1).

giovedì 4 dicembre 2008

Quasi pronto Zanetti, Giovinco a Lecce e Camoranesi con il Milan

Vinovo, 03.12.2008
Seduta d’allenamento mattutino quest’oggi per la Juventus, con Zanetti che ha confermato i progressi mostrati nelle ultime settimane, da quando è tornato ad allenarsi col gruppo. Non è sceso in campo invece Momo Sissoko, ma solo a titolo precauzionale viste le rigide temperature registrate a Vinovo. Per il maliano, lavoro in palestra così come per Buffon e Trezeguet oltre a Poulsen e Salihamidzic che hanno però anche svolto una prima e intensa parte di allenamento con il preparatore Scanavino. Camoranesi, a cui è stata applicata una fasciatura alla spalla destra, ha già lavorato col pallone. La mattinata si è conclusa con una partitella, cui non ha partecipato Nedved. Il ceco si è fermato mezz'ora prima della fine dell'allenamento. Probabilmente ha accusato un po' di fatica dopo i tanti impegni degli ultimi tempi ma non dovrebbe essere nulla di grave (probabile che al Via del Mare venga fatto rifiatare, almeno all'inizio, dando spazio a Giovinco).

E' però Camoranesi a stupire tutti. La sublussazione alla spalla destra rimediata sabato scorso durante il match vinto per 4-0 contro la Reggina sembra ormai solo un ricordo. L'italo-argentino potrebbe tornare a giocare a tempo di record. Si allena con il gruppo, scherza con i compagni e fa felice in primis Ranieri che si ritrova fra le mani un elemento fondamentale. Il ritorno in campo potrebbe già essere domenica prossima al Via del Mare di Lecce ma è più probabile un rientro per il big match del 14 dicembre contro il Milan.


Prima sconfitta per la Primavera

Dopo sette vittorie consecutive in campionato, la striscia vincente della Primavera della Juventus si interrompe al Tardini di Parma. I ragazzi di Maddaloni escono sconfitti dalla sfida contro i pari età emiliani. 2-1 per i padroni di casa il punteggio finale. Non basta un gol del "solito" Immobile.


Ciro Immobile, 20.02.1990 Torre Annunziata (NA), acquistato dall'illustre omonimo Ciro Ferrara, dal Sorrento prima dell'inizio della scorsa stagione agonistica. E' alla seconda stagione alla Juventus, prima in Primavera (la scorsa alla Berretti) dove sta contribuendo molto in fase realizzativa. Grande fisico, centravanti di sicuro avvenire.

Il turno infrasettimanale del campionato Primavera (9a giornata) porta male alla Juventus, che subisce a Parma il primo ko stagionale (2-1) e vede fermarsi a nove la sua serie di vittorie consecutive. I bianconeri sono raggiunti in vetta dalla Sampdoria a quota 21 punti, ma devono recuperare la sfida contro l'Empoli a Vinovo, rinviata per neve al 17 dicembre.

Parma, 03.12.2008

L'allenatore Massimiliano Maddaloni schiera la sopresa Ekdal a centrocampo: lo svedesino, all'esordio, disputa una buona gara, ma non basta. La Juve deve recitare il mea culpa per le tante occasioni mancate nel primo tempo, chiuso in parità nonostante l'evidente supremazia tecnica e territoriale. I ducali si portano in vantaggio con un gran destro di Bovi al 17' (è questa l'unica conclusione dei parmigiani contro le 11 dei bianconeri); immediata la replica di Immobile, che al 19' difende palla in area e la infila in rete di potenza. Troppi sprechi: al 37' Esposito conclude a lato da buona posizione, al 44' Immobile colpisce la traversa a porta vuota su perfetto cross di Eposito. La ripresa sorride al Parma: il gol partita, al 50', è firmato da Lucci, liberato da un tocco involontario di Bamba. Castiglia & Co. accusano il colpo e rischiano di incassare il tris al 61’ con lo scatenato Bovi che solo davanti a Piccolo angola troppo la conclusione. I bianconeri però si riorganizzano e ricominciano a prendere di mira la porta di Gasparri, ma il portiere titolare della nazionale under 20 è un baluardo insuperabile. Il primo a rendersene conto è Esposito al 72’: il suo colpo di testa destinato nel sette è deviato sul fondo con un gran riflesso. Poi tocca a Ekdal: tiro da fuori deviato da un difensore e altro grande intervento di Gasparri (76’). L’ultima opportunità capita al 94’ sui piedi di Curcio (subentrato a Iago), tiro a botta sicura sugli sviluppi di un corner, il portiere parmigiano si salva con i piedi.

Sabato a Pisa (ore 14,30) i bianconeri cercheranno il pronto riscatto. NEXT MATCH:

martedì 2 dicembre 2008

Tutti al lavoro in casa Juventus

Vinovo, 2 dicembre 2008

La Juventus è tornata al lavoro questo pomeriggio, per iniziare a preparare la sfida con il Lecce, fissata per domenica prossima. Ranieri ha ritrovato il gruppo al completo dopo che già ieri a Vinovo avevano lavorato Poulsen, Trezeguet e Salihamidzic. I tre anche oggi hanno svolto un allenamento differenziato. Il danese è sceso in campo prima dei compagni e ha svolto una corsa leggera con il preparatore Andrea Scanavino, che poi ha seguito anche il lavoro di David e Brazzo. Quest’ultimo ha corso anche con il pallone, provando i cambi di direzione.La squadra, dopo il riscaldamento, ha invece svolto alcuni esercizi di tecnica, prima di essere divisa in due gruppi: da una parte i difensori e gli attaccanti, dall’altra i centrocampisti con l’aggiunta di Molinaro e De Ceglie. I due gruppi sono stati impegnati a turno in esercizi uno contro uno e nel torello, prima di dare vita alla consueta partitella che ha chiuso l’intensa seduta di lavoro.

Tour de Force per la Juve Primavera


Vinovo, Parma, Pisa, 2 dicembre 2008

Dopo essere partita con un nulla di fatto, la settimana più intensa per la Primavera è pronta ad entrare nel vivo. Rinviata la sfida in programma domenica scorsa contro l’Empoli, posticipo dell’8ª giornata, la squadra di Maddaloni è pronta ad un vero e proprio tour de force.Scatta una lunga tre giorni da passare in giro per l’Italia. Mercoledì è in programma un turno infrasettimanale di campionato (9ª giornata) e sabato si gioca immediatamente la 10ª. Due gare, entrambe in trasferta, per i bianconeri.Affascinante la prima. La Juventus sarà infatti protagonista dell’ennesimo posticipo. Mercoledì c’è la sfida in casa del Parma che, per l’occasione, si disputerà sul terreno dello stadio Tardini, in diretta televisiva Sky, con inizio alle 20.30.Terminata la fatica emiliana, tutta la comitiva si trasferirà in Versilia, a Viareggio, dove attenderà il match successivo: quello di sabato in casa del Pisa. Due match insidiosi, contro avversari in cerca di punti e di grandi prestazioni contro una Juventus che fino ad ora non ha conosciuto ostacoli. Con una gara da recuperare, i ragazzi di Maddaloni sono sempre al comando con tre punti di vantaggio sulla Sampdoria, forti delle sette vittorie in altrettante gare.

JUVENTUS A VALANGA SULLA REGGINA: 4-0!

Torino, 29.11.2008
Finisce 4-0 per la Juventus. Finisce come un anno fa. Finisce con Del Piero a quota 250. Finisce sotto una vera e propria tormenta di neve ..e di gol. Finisce con gli applausi sotto la neve.

LA PARTITA:

Dalla neve di San Pietroburgo alla pioggia di Torino, la Juventus torna in campo per l'anticipo serale del 14° turno: all'Olimpico arriva la Reggina. Poche le novità rispetto al match con lo Zenit. Tornano Legrottaglie e Amauri dal primo minuto, conferma per Camoranesi sulla destra. Juventus subito in vanti sin dai primissimi minuti: al 2' Camoranesi prova il cross, pallone leggermente alto per tutti i saltatori. Al 3' Molinaro tenta il tocco filtrante, la difesa calabrese allontana.Prima conclusione verso la porta amaranto al 5'. Azione pericolosa dei bianconeri. Cross di Molinaro, Camoranesi viene spostato sullo stacco, pallone a Grygera che ci prova da lontano: a lato. Al 6' nuovo infortunio per Camoranesi, che cadendo su un tentativo di stacco di testa cade male: juventus momentaneamente in 10. Mentre si assiste ad un tentativo ospite, subito sfumato, l''italo-argentino torna in piedi, ristabilendo la parità numerica (7'). Un minuto dopo Amauri prova la sponda aerea per Del Piero ma la difesa ospite si chiude. Primo affondo amaranto al 10', con Barillà che tenta il tiro, contrastato prontamente da Camoranesi.
Nei primi 10' minuti si assiste quindi ad un match in cui è la squadra di casa a spingersi in avanti, alla ricerca del vantaggio, in particolare cercando di sfruttare le fasce laterali, sebbene sull'Olimpico piova a dirotto rendendo il campo scivoloso. Una difficoltà in più per gli attacchi di Del Piero e compagni, a maggior ragione non appena la pioggia inizia a diventare neve. Al 12' primo appuntamento per i moviolisti: Del Piero va giù in area ma Damato lascia correre, concedendo il corner (non sfruttato a dovere dagli uomini di Ranieri). Al 14' calcio di punizione per la Reggina per fallo su Barreto quache metro al di fuori dell'area bianconera: la punizione di Cozza colpisce la barriera, con Chiellini pronto a mettere in corner per evitare percoli. Sul susseguente calcio dalla bandierina è Legrottaglie, oggi tornato a far coppia centrale con Chiellini dopo il riposo in Champions, a recuperare la sfera servendo Sissoko. Tra il 18' ed il 25' (con 2 corner consecutivi, il secondo Chiellini sfiora il gol con un colpo di testa a lato, ed una punizione ben parata da Campagnolo su tiro di Del Piero) la Juve incrementa il pressing, effettuandolo in ogni zona del campo e mettendo in difficoltà una Reggina che ha il merito di provare ad uscire palla al piede, riuscendo a procurarsi un corner (23') ed una punizione (24'), entrambi senza effetto. Al 28' Juve in vantaggio con Camoranesi. Ma grande azione corale: Del Piero per Nedved che spezza in due la difesa calabrese e serve il compagno che, entrando nella parte centrale dell'area di rigore, batte Campagnolo. 1-0 Juventus. I bianconeri hanno fatto la cosa più difficile: sbloccare la gara. Ora resta da vedere l'atteggiamento della Reggina. Dopo un nuovo corner per la Reggina (30') è la Juventus a sfiorare nuovamente il gol: corner, Del Piero anticipa tutti sul primo palo ma pallone a lato (31'). Pericolo scampato per la difesa bianconera due minuti dopo: deviazione di Grygera e palla sulla traversa. Al 33' ci prova Nedev: tiro alto. Al 34' ed al 38' prova Del Piero a raddoppiare per la Juve: prima con un destro a giro, Campagnolo ci arriva con la punta delle dita, e successivamente (38') non raggiungendo una sponda di Amauri. Dal 39' il nevischio fino a poco prima presente, si trasforma in copiosa nevicata. Grossa chance per il raddoppio juventino al 41': lancio di Camoranesi, finta di Del Piero per Nedved che arriva a tu per tu con Campagnolo che fa però il miracolo. Il 2-0 arriva però poco dopo: è il 44': Amauri controllo in area, si gira e batte Campagnolo. Dopo 2' di recupero, termina il primo tempo.: Juventu 2- Reggina 0 con Camoranesi e Amauri.
La ripresa inizia con una novità: out Camoranesi (tra i protagonisti del primo tempo con ottime azioni oltre alla rete, nonostante aver subito una botta alla spalla dopo pochi minuti) e dentro Marchionni. Dopo un corner (conquistato da Amari al 3'), al 5' Corradi per Alvarez è la prima mossa di Orlandi. Al 7' ci prova Cirillo per la squadra dello stretto: destro a lato. Due minuti dopo ancora Amauri, per ben due volte: nulla di fatto sui cross di Del Piero e Marchionni. Dopo la rovesciata di Cozza (al 10', para senza problemi Manninger), Tognozzi rileva Carmona nella Reggina: è il secondo cambio in pochi minuti per gli uomini di Orlandi. Juve sempre in avanti nel tentativo di chiudere definitivamente i conti: al 15' è Nedved a servire Marchionni, tiro sul fondo, mentre al 17' è Chiellini a trovare il tris con l'inzuccata vincente a due passi da Campagnolo. Juventus 3, Reggina 0. Ma la squadra di Ranieri non sembra essere doma. Corner al 20' con conseguente tiro a lato, da fuori, di Nedved (21'). Al 24' nuova punizione per la Reggina: batte Brienza, palla alta. E' il momento dell'ingresso in campo di Sebastian Giovinco, che prende il posto di Marchisio. La “formica atomica” ci prova due minuti dopo, nel tentativo di incunearsi in area però Damato gli fischia un fallo. Con l'ingresso del giovane fantasista, Nedved si porta al centro a far coppia con Sissoko. In un campo sempre meno praticabile per via della neve, si giunge al 28': Giovinco va via a Cirillo che lo stende. Rigore netto che l'arbitro, sig. Damato, non ha dubbi nel concedere. Dal dischetto, per Del Piero è l'occasione del gol numero 250: rete! Al 29' sono quatto quelli della Juventus, 250 quelli del capitano. Due minuti dopo nuovo cambio di Ranieri: Iaquinta per Amauri. Al 33' nuova occasione bianconera con Marchionni che si crea un'altra occasione: rimpallata (33'). Al 37' ci riprova Nedved, sebbene assai prezioso nella serata (vedasi scambio con Camoranesi nel gol dell'1-0) poco fortunato al tiro: per poco è Iaquinta, deviando la conclusione del ceco, a non trovare il quinto gol. Al 38' Orlandi effettua l'ultimo cambio per il suo team: Di Gennaro per Cozza. Finisce senza recupero. Come l'anno scorso, la Juventus batte la Reggina 4-0. Gol di Camoranesi, Amauri, Chiellini e Del Piero. Per il capitano sono 250 in maglia bianconera.

Tabellino:

JUVENTUS: Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (1’ st Marchionni), Sissoko, Marchisio (25’ st Giovinco), Nedved; Amauri (31’ st Iaquinta), Del Piero.
A disposizione: Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Ekdal. All. Ranieri.

REGGINA: Campagnolo; Cirillo, Valdez, Santos, Costa; Alvarez (5’ st Corradi), Barreto, Carmona (13’ st Tognozzi), Barillà; Brienza; Cozza (38’ st Di Gennaro).
A disposizione: Marino, Cosenza, Hallfredsson, Ceravolo. All. Orlandi.

RETI: 28’ pt Camoranesi, 43’ pt Amauri, 17’ st Chiellini, 29’ st rig. Del Piero.
ARBITRO: Damato di Barletta.
AMMONITI: 24’ pt Camoranesi, 26’ pt Valdez, 46’ pt Cozza, 16’ st Santos.
NOTE: spettatori 21.389 per un incasso di 432,07600.

LE PAGELLE:

MANNINGER, 6. Praticamente mai chiamato in causa. Per il resto ordinaria amministrazione. DISOCCUPATO;

GRYGERA, 6,5. Senza infamia ne lode, non sbaglia però nulla ne davanti ne dietro. SICURO;

LEGROTTAGLIE, 6,5. Con l'assenza di veri attaccanti nemici gli basta controllare a distanza Cozza e Brienza. Mini disattenzione nella ripresa. ASCETICO;

CHIELLINI, 7. Ormai non è più una novità. Ottimo anche in attacco. PERFETTO;

MOLINARO, 6. Serata tranquilla, in tutti i sensi. GHIACCIATO;

CAMORANESI, 7. L'abbattono mentre sale in cielo, dopo appena 4 minuti. Poi resta in campo (alla Beckenbauer) e segna un gran gol. Peccato per quest'altra tegola stagionale. Solo per questo merita la palma di migliore in campo. STOICO;
(dal 1' st MARCHIONNI, 6,5: anche stasera dimostra che ormai è tornato il giocatore di Parma. Non sarà Camo ma dovrà fare gli straordinari almeno per un altro mese. IMPORTANTE).
SISSOKO, 6,5. Intercetta di tutto, neve compresa. SPAZZANEVE;
MARCHISIO, 6,5. Prova a verticalizzare, rincorrere e recuperare. TUTTOFARE;
(dal 25' s.t. GIOVINCO, 6,5. Ha il merito di farsi trovare subito pronto, vedasi il rigore. REATTIVO);
NEDVED, 6,5. Sbaglia davanti a Campagnolo, graziandolo. Serve però un ottimo menu, fatto di dolci (assist a Camoranesi) e portate abbondanti (corse e grinta). GASTRONOMO;

DEL PIERO, 7. Partita da portatore di croce, serve assist a valanga e segna il gol n. 250. CAPITANO;

AMAURI, 7. Avvio infreddolito, gol da opportunista e sempre al servizio del tema, con carattere, tecnica e altruismo. COMPLETO;
(dal 31' s.t. IAQUINTA, Sv. Partita ormai volta al termine, non lascia traccia. INVISIBILE);

RANIERI, 7. Sta migliorando anche nella gestione delle partite, suo tallone d'achille spesso e (mal) volentieri. Speriamo che su Giovinco aumenti il minutaggio, anche alla luce dell'ennesimo infortunio di Camoranesi.