martedì 9 dicembre 2008

A Lecce ci pensa la strana coppia Amauri e Giovinco

Lecce, 07.12.2008.

Senza Del Piero e Iaquinta in extremis, la Juve mantiene il passo delle due milanesi, andando a vincere a Lecce grazie ad un gol al 45' del s.t. di Carvalho Amauri. Se i bianconeri espugnano Lecce e proseguono il loro cammino, grande merito va però principalmente ai ragazzi usciti dal vivaio: Giovinco protagonista assoluto con una prestazione da applausi e una punizione alla Del Piero, Marchisio sempre più leader in mezzo al campo e il subentrante De Ceglie pronto a sdornare l’assist per il gol partita di Amauri.

La squadra di Ranieri si dimostra ancora una volta più forte delle assenze ed espugna un campo difficile, dove qualche settimana fa lo stesso Milan veniva imballato sul pareggio. Un 2-1 che vale oro, che permette di mantenere il distacco dalla vetta a sei punti e, soprattutto, di arrivare alla pari al big match di domenica prossima con il Milan. Peccato per il giallo sventolato dall'arbitro sig. Pierpaoli a Legrottaglie, costretto ora a vedersi Juventus-Milan dalla Tribuna dell'Olimpico di Torino.
La partita: Per la trasferta di Lecce, mister Ranieri deve fare i conti una volta di più con le assenze. Per uno Zanetti che torna a disposizione (rimarrà in panchina per tutti i 95'), c’è un Del Piero che resta a Torino e, imprevisto, uno Iaquinta bloccato dal torcicollo. L’attaccante ex udinese va quindi in tribuna e lascia a Giovinco la chance di fare da spalla ad Amauri, formando una coppia tecnica e veloce. Il Lecce risponde con Tiribocchi e Castillo, con Cacia inizialmente in panchina. I primi minuti sono proprio di marca pugliese, anche se Manninger non deve mai intervenire, ben protetto dai compagni. Col passare dei minuti, i bianconeri prendono in mano il pallino del gioco. A creare emozioni è però soprattutto il portiere leccese Benussi, con un paio di uscite particolarmente pericolose, franando prima su Nedved e poi su Marchionni (il sig. Pierpaoli lascia proseguire). Giovinco è tra i più ispirati, ma è dura trovare spazi. Il primo tempo si chiude senza gol, avaro di emozioni, con praticamente solo un tiro alto di Tiribocchi.

La ripresa. Non cambiano le squadre e, in apparenza, neppure il copione (Manninger tocca il suo primo pallone della partita intorno al 5’ con un'uscita tranquilla). Nella Juventus, l’uomo in più è però Sebastian Giovinco, che sfoggia giocate strabilianti, saltando ripetutamente gli avversari di turno, spesso costretti ad usare le maniere forti. Non a caso è la “Formica Atomica” a servire Amauri davanti alla porta di Benussi (tiro alto al 7'). Al 12' il piccolo fantasista cresciuto sui campi Sisport osservando i vari Baggio e Del Piero, si procura una punizione dal limite e la trasforma proprio.. alla Del Piero: la palla sorvola la barriera e termina la sua traiettoria sotto l’incrocio. E' 1-0 e nulla da fare per l'estremo difensore salentino. E' il primo gol da professionista con la maglia bianconera da Sebastian Giovinco. Sulla spinta del vantaggio, la squadra di Ranieri prova a chiudere i conti con la splendida combinazione Giovinco-Sissoko-Amauri: anche questa volta nulla di fatto. Il Lecce si fa vedere con un colpo di testa di Tiribocchi e una clamorosa occasione di Castillo al 35', sempre di testa, anche questa spedita al di sopra della traversa: Beretta prova a cambiare qualcosa al 24' mettendo in campo Caserta e Giuliatto (per Schiavi e Ariatti); ma è un altro il cambio decisivo: Cacia prende il posto di Munari e, alla seconda occasione, trova il pari con un sinistro al volo che non dà scampo a Manninger (apprezzabilissimo il gesto dell'ex centravanti di Fiorentina e Piacenza). I bianconeri non ci stanno e si gettano in avanti. Quando il match sembra ormai avviato verso una divisione dei punti in palio, è un altro ex primavera, Paolo De Ceglie, entrato pochi istanti prima del pareggio (al 37' al posto di Marchionni), a scodellare un gran cross in area dalla destra che Amauri, tutto solo davanti a Benussi, non fallisce con una poderosa schiacciata di testa: è il 45’ ed è il 2-1 che sancisce la vittoria della squadra bianconera su quella giallorossa.

TABELLINO:
15ª giornata d’andata, Serie A 2008/09 – stadio Via del Mare di Lecce.
LECCE-JUVENTUS 1-2. RETI: 12’ st Giovinco (J), 38’ st Cacia (L), 45’ st Amauri (J).

Formazioni:

LECCE: Benussi; Schiavi (24’ st Giuliatto), Stendardo, Fabiano, Esposito; Munari (36’ st Cacia), Giacomazzi, Vives, Ariatti (24’ st Caserta); Castillo, Tiribocchi. A disposizione: Rosati, Polenghi, Diamoutene, Konan. All. Beretta.

JUVENTUS: Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (37’ st De Ceglie), Sissoko, Marchisio, Nedved; Giovinco, Amauri. A disposizione: Chimenti, Mellberg, Zanetti, Ekdal, Rossi, Yago. All. Ranieri.

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze.
AMMONITI: 10’ pt Schiavi (L), 29’ pt Chiellini (J), 16’ st Ariatti (L), 31’ st Legrottaglie (J), 38’ st Cacia (L).

LE PAGELLE:
Manninger, 6,5. Graziato da pochi passi da Castillo, non può nulla sul momentaneo pareggio di Cacia. Per il resto, sempre pronto anche nelle piccole mansioni. Da Rampulla in poi, il migliore secondo degli ultimi anni. ACCORTO;
Grygera, 5,5. Pecca in occasione della chiusura su Cacia ma prima non mantiene la calma. NERVOSO;

Legrottaglie, 6. Partita buona (il migliore in difesa) ma quel giallo, più che meritato, lo costringe a saltare il Milan. ATTENTO;

Chiellini, 5,5. Incappa nella giornata no (vedasi cross per Castillo), viene graziato per una seconda ammonizione su Tiribocchi DISTRATTO;

Molinaro, 5,5. Avevo ipotizzato una domenica di pausa per lui, data la prestazione imprecisa forse sarebbe stato meglio. IMPACCIATO;

Marchionni, 5. Giornata da dimenticare. L'attenuante, come per Chiellini, è che sia una delle prime (se non la prima) stagionale. ASSENTE;
dal 37' s.t. De Ceglie, 6,5. Importante il suo ingresso, provvidenziale nel gol match-point. Cross da destra e 3 punti in cassaforte grazie ad Amauri. PROVVIDENZIALE;
Sissoko, 6. Giornata da lavoratore di quantita, spesso condita da poca lucentezza. MANOVALE;

Marchisio, 6,5. Il migliore nella mediana stavolta è lui. Grande lucidità e senso tattico. Fino a questa parte della stagione, dei tre ex prestito post-primavera è il più continuo. ARCHITETTO;

Nedved, 5. Non pervenuto, il peggior Pavel della stagione. Anche qui, come per Molinaro forse era più che ipotizzabile una giornata di pausa. NON PERVENUTO;

Amauri, 7. Basta poco per passare da una giornata più che anonima (buone occasioni ma spesso “rimbalzato”) al risolutore del match. LETALE;

GIOVINCO, 7,5. Migliore in campo. Alla faccia di chi lo considerava solo fumo e di chi lo voleva triste e senza motivazioni. Rivolta ripetutamente la difesa leccese con i suoi spunti di rapidità e tecnica, dimostrandosi l'arma lucente della squadra. Splendido anche nel gol dell'1-0. GENIO;

Ranieri, 6. Partita difficile a causa delle numerose assenze, azzecca la carta Giovinco seconda punta-regista. Probabilmente facile stavolta, data l'assenza di Del Piero e Iaquinta (oltre a Trezeguet). Speriamo in futuro dimostri maggior coraggio. PRATICO.

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