mercoledì 17 dicembre 2008

Ultimo esame del 2008: la regina delle provinciali.

Vinovo (TO), 17.12.2008

Al centro sportivo di Vinovo, con un'aria natalizia a far da contorno, ci si concentra sull'ultimo avversario del 2008: l'Atalanta di Del Neri, Floccari e Doni.
Un'avversario da prendere con le molle, che in casa, in questa stagione (ma tradizionalmente) ha sempre venduta cara la pelle, dimostrandosi per nulla inferiore alle sparting-partner.


L'atalanta calcio:

Una volta considerata come una delle cosiddette "squadre satelliti" della Vecchia Signora, fece presto perno sui propri giovani, provenienti in massima parte dal capoluogo e dai numerosi paesi delle proprie valli, per puntare stabilmente ad essere ai vertici dei Campionati professionistici. Con la disputa di 49 campionati di Serie A "a girone unico" disputati, l'Atalanta diviene la squadra col maggior numero di partecipazioni alla massima serie fra le rappresentanti di città non capoluogo di regione, ed è perciò considerata come "la regina delle provinciali".
La massima epopea la raggiunse in Campionato, con un 5° posto nella stagione 1947-1948 ed un 6° nel 1988-9, nelle Coppe vincendo una Coppa Italia nella stagione 1962-3 e raggiungendo una semifinale di Coppa delle Coppe nel 1987-1988 (eliminati dai belgi del Malines) con Emiliano Mondonico in panchina e il leggendario centrocampista Glen Stromberg in campo.
Specie con la presidenza Ruggeri, ma tradizionalmente da sempre, la società orobica ha fatto del suo vivaio il principale mezzo di sostentamento tra le miliardarie del calcio mondiale, facendosi sempre rispettare. Sono così usciti numerosi talenti che hanno fatto la fortuna delle squadre milanesi (vedasi Vieri e Inzaghi tra gli ultimi) ed italiane in genere (Juventus, Roma, Lazio, Udinese, ecc..).

La storia:

Una volta era considerata come una delle cosiddette squadre satelliti della Vecchia Signora, poi fece perno sui propri giovani, provenienti in massima parte dal capoluogo e dai numerosi paesi delle proprie valli, per puntare stabilmente ad essere ai vertici dei Campionati professionistici. Con la disputa di 49 campionati di Serie A "a girone unico" disputati, l'Atalanta diviene la squadra col maggior numero di partecipazioni alla massima serie fra le rappresentanti di città non capoluogo di regione, ed è perciò considerata come "la regina delle provinciali".
La massima epopea la raggiunse in Campionato, con un 5° posto nella stagione 1947-1948 ed un 6° nel 1988-9, vincendo una Coppa Italia nella stagione 1962-3 e raggiungendo una semifinale di Coppa delle Coppe nel 1987-1988 (eliminati dai belgi del Malines) con Emiliano Mondonico in panchina e Glen Stromberg in campo.

La stagione:

In questo campionato il team bergamasco in casa è stato a dir poco strepitoso (circostanza rilevante, a maggior ragione in un team che ogni anno parte per salvarsi). Basti pensare che all'Atleti azzurri d'Italia sono caduti: Modena in Coppa Italia, poi in Campionato, Siena (1-0), Cagliari (1-0), Sampdoria (4-2), Napoli (3-1), Udinese (3-0), Lazio (2-0), vi ha pareggiato il Lecce (0-0) e vi ha vinto finora il solo Milan, venendo però letteralmente schiacciata e riuscendo a trovare un gol di rapina nel finale (le stesse dichiarazioni di tecnico, giocatori e dirigenti rossoneri a fine gara testimoniarono il tutto).
Un ruolino di marcia per la società del Presidente Ruggeri, quindi, da grandissima. Basti pensare che in una classifica riferita alle sole partite disputate in casa occuperebbe il 6° posto in coabiotazione con la Juventus a 19 punti, dietro Napoli ed Inter (22), Milan (21), Genoa e Fiorentina (20), con 6 vittorie, 1 pareggio ed 1 sola sconfitta, e con soli 4 gol subiti (6 la juve all'Olimpico). Anche nella classifica generale però non delude: si trova al 7° posto in classifica, al pari della Lazio e davanti a Roma, Palermo, Udinese e Catania.. squadre che avrebbero dovuto surclassare la "dea delle valli". Proprio un avversario di tutto rispetto.

Il team:

A ciò si aggiunga che, qualitativamente (quanto ad organico) dispone di un giocatore di sicura esperienza, Doni (il goleador principe della storia della squadra orobica) e un centravanti emergente e di sicuro avvenire come Sergio Floccari, considerato dagli addetti ai lavori come uno dei migliori e potenzialmente più forte tra i centroboa italiani in circolazione, autore fin'ora di 8 reti fatte di tecnica (spettacolare l'ultimo, al Genoa) e di potenza, rientrato alla base dopo gli esordi nel settore giovanile e il girovagare per l'Italia in attesa della definitiva esplosione. Una curiosità: Floccari balzò sui giornali con 2 gol in un Messina – Juventus di qualche tempo fa (stagione 2005-6).
Questi quindi i pericoli numero 1, a cui aggiungere i vari Ferreira Pinto e l'ex Cristian Vieri, appena tornato in gol dopo il lungo stop per infortunio e il ritorno alla società lombarda dopo i fasti di Inter, Milan e Fiorentina.

Infine una nota sul tecnico Luigi Del Neri: non ha mai vinto contro la Juve! Crediamo che, per fare un regalo di Natale al suo (ex) presidente, ce la metterà davvero tutta.
Occhio quindi per la banda di Ranieri, non sarà meno facile di Juventus-Milan. Anzi, molto probabilmente, sarà più dura. Servirà quello spirito Juve emerso nettamente nelle ultime partite (internazionale a parte).

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